venerdì 21 ottobre 2011

Riano, Cerroni: «Niente gara: la discarica è mia»

Manlio Cerroni su Quadro Alto


«Il Consorzio Colari è proprietario del terreno» di Quadro Alto, dove dovrebbe sorgere la discarica di Riano per il dopo Malagrotta. Lo ha annunciato ieri Manlio Cerroni, il magnate dei rifiuti e presidente del Consorzio laziale rifiuti, in occasione di una audizione alla commissione parlamentare sulle ecomafie. «Ho acquistato il terreno 10-15 giorni fa», ha precisato, impegnandosi con la Commissione a fare avere loro l' atto di rogito. Ma sulla futura discarica di Riano (92 ettari) rischia di scatenarsi una guerra di carte bollate e ricorsi in tribunali: «Ho titolo di fare la discarica per la legge comunitaria e nazionale - ha fatto notare Cerroni -.
Se ho questo diritto, lo devo far valere nelle varie sedi: non posso partecipare alla gara che indirà il commissario all' emergenza rifiuti, Giuseppe Pecoraro», per realizzare le discariche nei siti di Riano e Corcolle. Il commissario, subito dopo l' ordinanza, provvederà all' occupazione d' urgenza e, se non si arriverà a un accordo sull' indennizzo, all' esproprio: «Non so cosa intendo fare - ha sostenuto il presidente del Colari -. Lo diranno gli avvocati...».

Il manager si è anche tolto qualche sassolino dalle scarpe: «Presentammo la domanda per Quadro Alto alla Regione e 48 ore dopo mi fecero dire: "Ma cosa state facendo?"». Secondo Cerroni il provvedimento della Regione «verrà cancellato» dal Tar, al quale lui si è appellato chiedendo anche i danni. «In quella sede diremo perché la Regione allora ha detto no», ha aggiunto. E cioè «perché Piero Marrazzo mi ha detto "Lì c' è la villa mia, ma che scherziamo..."». Nel corso dell' audizione in Parlamento l' imprenditore ha criticato la presidente Polverini ritenendo «strumentale» la nomina del commissario all' emergenza per Malagrotta. Il presidente della Commissione, Gaetano Pecorella, gli ha quindi chiesto di spiegare il perché di questa affermazione e Cerroni ha risposto: «Siccome c' era da fare una scelta su uno dei siti, politicamente nessuno si sentiva di dire "Questo è il sito che indichiamo". Allora, per non sapere nè leggere e nè scrivere, facciamolo scegliere da altri: non vedo altri motivi». Inoltre, dopo la sentenza del Tar del Lazio a luglio, Cerroni ha smentito che ci siano «problemi di inquinamento della falda a Malagrotta a causa della discarica». Parlando degli impianti per il Trattamento meccanico biologico (Tmb) dei rifiuti, Cerroni ha annunciato che «c' erano problemi finanziari, ma dal 1° novembre gli impianti dovrebbero funzionare a pieno regime». F. D. F.
Di Frischia Francesco
Pagina 5
(20 ottobre 2011) - Corriere della Sera

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