sabato 1 novembre 2008

Riforma Scuola e Lavagne Hi Tech: il ministro Gelmini ripropone l'identico progetto di Letizia Moratti e nessuno se ne accorge


dI Roberta Lerici
Il capitolo del "DDL Scuola" del Ministro Gelmini che riguarda l'innovazione tecnologica è identico a quello presentato nel 2006 dal ministro per l'innovazione Lucio Stanca e Letizia Moratti, allora ministro della Pubblica Istruzione. Stesso comunicato stampa, ma molto meno esauriente e articolata l'esposizione dei contenuti del progetto nella versione Gelmini/ Berlusconi che, nella conferenza stampa di presentazione a Palazzo CHigi di qualche giorno fa, vengono riassunti in quattro enfatiche parole.
(Guarda il video) La domanda è come mai non se ne sia accorto nessuno. Come mai nessun giornalista ha notato che si è ripresentato lo stesso progetto di due legislature fa? Chissà se anche le regioni in cui verranno inizialmente diffuse le lavagne sono le stesse?(Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). I 23.000 milioni di euro destinati al progetto del 2006 erano stanziati dal CIPE e di tutta l'operazione si occupava l'agenzia governativa Innovazione Italia, la stessa che si era occupata del portale "ITALIA.IT" (sommerso dalle critiche per il costo di 45 milioni di euro. Il Portale del Turismo voluto dal precedente governo Berlusconi, di fatto, non funzionava, conteneva errori e fu chiuso da Rutelli nella scorsa legislatura e credo riaperto dalla Brambilla). Anche nel progetto Gelmini,lo stanziamento è simile,(20 milioni), Innovazione Italia si occuperà di gestire il progetto, mentre la gara di appalto è stata vinta dalla costituenda ATI Smart Technologies. Si distribuiranno le lavagne Lim inizialmente solo ad un certo numero di scuole. Nel 2006 erano 550 Istituti Superiori, oggi sono 1180, OVVERO IL 10% delle scuole medie o medie superiori.Nel DDL Gelmini sono 24.000 i docenti da formare per l'utilizzo delle lavagne LIM, mentre nel 2006 si arguisce che i docenti da formare fossero 3.300, ma non è chiaro. Considerando che, sempre secondo il DDl Scuola Gelmini, si devono formare anche i maestri unici che dovranno insegnare Inglese, perchè quelli specializzati verranno usati solo laddove sia impossibile fare altrimenti e, successivamente, si dovranno formare gli insegnanti di ruolo in esubero per inserirli in altri campi lavorativi pubblici, mi piacerebbe sapere:

1) Perchè destinare una cifra così elevata proprio alle LIM?
2) Esistono i fondi per la formazione di tutti questi insegnanti?
3) Come mai, prima di investire 20 milioni in lavagne interattive, non si è pensato a fornire tutte le classi di tutte le scuole elementari di un computer (in molte classi sono i genitori a fornire i loro vecchi computer obsoleti e in altre non ci sono affatto)
4) Come mai non si è calcolato quanto si risparmierà con il "maestro unico" nè quanto si spenderà per le ore aggiuntive, i corsi di formazione e i costi sociali derivanti dal licenziamento di circa 200.000 precari inell'arco di 3-5 anni in tutti i settori della scuola(Docenti, Sostegno, ATA, Amministrativi, ecc.)
5) Come mai non si è specificato quali materie andranno sacrificate riducendo le ore di didattica nella scuola primaria da 30 a 24 ore, considerando che si intende mantenere l'insegnamento della Religione e dell'inglese. Informatica, Musica, Educazione Fisica verranno eliminate?
Bene, in attesa di trovare da qualche parte queste risposte, vi consiglio la lettura dei due comunicati stampa, quello del 2006 e quello del 2 ottobre 2008 sull'innovazione nella Scuola. Una scuola, per ora, senza sapone e senza carta igenica, un domani...chissà.

Comunicati Stampa:
Emesso con l'Ufficio Stampa del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
SCUOLA: DA SETTEMBRE PER 33 MILA STUDENTI STRUMENTI DIGITALI PER LE LEZIONI DI MATEMATICA E ITALIANO
La scuola digitale per gli studenti del nuovo millennio30 marzo '06 - Dal prossimo settembre 33 mila studenti potranno imparare la matematica e l'italiano anche con i supporti digitali, molto simili ai videogiochi. Si è conclusa infatti la procedura organizzativa di "DiGi Scuola", la piattaforma digitale su cui saranno disponibili i contenuti digitali (learning object) in 550 scuole secondarie di secondo grado del Sud. Le nuove tecnologie dell'informazione hanno infatti modificato il modo di interagire, conoscere e comunicare. I giovani di oggi crescono in questa realtà: giocano, imparano e parlano usando il linguaggio digitale. La scuola fa suo questo linguaggio per comunicare meglio con gli studenti e offrire una didattica più efficace. Il progetto è stato promosso da Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e da Letizia Moratti, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, per creare un ponte fra didattica tradizionale e nuove generazioni. "DiGi Scuola", finanziato con 26 milioni di € dal CIPE e realizzato da Innovazione Italia, si propone di usare e sviluppare le nuove tecnologie a supporto della nuova didattica. La sperimentazione interesserà 550 scuole secondarie di secondo grado di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, coinvolgendo 3.300 docenti e 33 mila studenti.Introducendo una nuova didattica basata sui learning objects, "Digi Scuola" interviene in modo sistematico sulle diverse componenti e sugli attori del processo di apprendimento, puntando anche alla formazione e alla dotazione informatica per gli insegnanti e per la classe, anche allo scopo di diffondere l'alfabetizzazione digitale nel Paese. I contenuti didattici digitali verranno pubblicati sulla piattaforma "DiGi Scuola" - la cui realizzazione è stata aggiudicata ad Engineering Ingegneria Informatica SpA - che costituisce un vero e proprio mercato elettronico di contenuti digitali."L'introduzione dei contenuti digitali nella scuola è una innovazione paragonabile a quella determinatasi con l'adozione dei pc negli anni ‘90 e questo progetto di scuola digitale per gli studenti del nuovo millennio è la chiave di volta dell'innovazione nella didattica", ha detto il ministro Lucio Stanca, ricordando che "la diffusione delle tecnologie digitali nel mondo della scuola rappresenta una delle più importanti sfide nel processo riformatore del mondo scolastico, che deve essere realizzato attraverso il rafforzamento della centralità del ruolo del docente. Con la creazione del ‘mercato elettronico' si sviluppa un'industria italiana di contenuti digitali di qualità. Il mercato elettronico' promosso da ‘DiGi Scuola' costituisce inoltre per i fornitori di contenuti digitali una significativa ‘vetrina' in tempo reale, ove porre gli aggiornamenti e le novità digitali, rispettando opportuni standard tecnologici ed assicurando la tutela dei diritti d'autore", ha precisato il ministro."Con questa iniziativa", ha dichiarato il ministro Letizia Moratti, "prosegue il nostro programma di ammodernamento tecnologico per la scuola italiana, che già ci colloca con le numerose azioni finora intraprese ai primi posti a livello europeo. Le nuove metodologie didattiche digitali sono per i docenti un importante strumento di supporto all'insegnamento e, al tempo stesso, una metodologia di apprendimento stimolante per gli studenti, per i quali la cultura informatica rappresenta un passaporto indispensabile per il mercato del lavoro. Voglio ricordare", ha aggiunto, "che in questi anni abbiamo realizzato circa 25.000 nuovi laboratori di informatica, distribuiti in 29.000 sedi scolastiche con un incremento del 35% rispetto al 2001, mettendo a disposizione degli studenti oltre 560.000 computer e incrementando il rapporto computer/studenti da 1/28 a 1/10, superando dunque la media europea di un computer ogni 13 ragazzi".
Saranno i singoli docenti a scegliere, durante l'anno scolastico, un numero predefinito di learning object, sufficiente ad integrare la didattica e le attività in classe. Il progetto consentirà agli insegnanti di raggiungere più facilmente una serie di obiettivi quali: l'arricchimento dei contenuti; la diversificazione delle modalità di comunicazione e l'interazione con gli studenti; il rafforzamento della multimedialità della comunicazione grazie all'uso di computer, lavagna elettronica e videoproiettore digitale; la realizzazione di un ambiente di esercitazione gestibile direttamente dallo studente in classe, nelle aule informatiche della scuola oppure da casa.
La gestione dei contenuti digitali non rappresenterà per le scuole un aggravio burocratico in quanto gli "acquisti" on-line al "mercato elettronico" avverranno semplicemente "spendendo" i bonus messi a loro disposizione nell'ambito di "DiGi Scuola".
Nell'ambito del progetto "DiGiScuola", una specifica linea d'azione riguarda l'e-inclusion che, in linea con la Legge n.4 del 2004, nota come Legge Stanca, grazie all'impiego delle nuove tecnologie favorisce l'integrazione e l'inclusione nella vita scolastica degli studenti svantaggiati o stranieri, con particolare attenzione per gli alunni con difficoltà cognitive.
Informazioni dettagliate sul progetto sono reperibili nel sito : http://www.digiscuola.it/ http://www.digiscuola.it/
Scuola/ Venti milioni subito, arriva in aula la lavagna hi-techGelmini: "Entro il 2009 attive nel 40% degli istituti"
Roma, 2 ott. (Apcom) - Venti milioni di euro subito per comprare 10mila lavagne interattive multimediali, altri dieci milioni nel 2009: arriva la 'scuola digitale' e il governo la presenta in pompa magna, con l'intervento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al fianco del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e a quello della Pubblica amministrazione e innovazione Renato Brunetta.
"Entro dicembre 2008 - annuncia Gelmini - ne saranno dotate 1.180 scuole, il 10% del totale, mentre a fine 2009 saranno attivate 4180 scuole, il 40% degli istituti. Saranno coinvolti 200mila studenti". La Lim, lavagna interattiva multimediale, il cui funzionamento è stato illustrato con una dimostrazione pratica nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, funziona accoppiata a un computer portatile e a un proiettore multimediale, e consente di svolgere lezioni utilizzando contenuti audio, video, immagini, mappe, manipolabili attraverso una tecnologia touch screen. Le lezioni potranno essere registrate e anche messe in rete a beneficio degli studenti assenti. L'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica organizzerà la formazione di 24mila docenti di tutte le discipline per la progettazione di attività sperimentali basate sull'uso delle Lim

1 commento:

Anonimo ha detto...

DOMANI SERA 11/11/08 NELLA MIA CITTA', ci sarà il Consiglio Comunale, sicuramente sarà guerra, considerato che verrà affrontato l'argomento Gelmini.Grazie a questo blog, son riuscita a leggere la Legge 133, il testo sul maestro unico, ecc.ecc.
Oggi più di ieri, mi rendo conto, che i vari programmi trasmessi da Mediaset o rai, non era altro che un confonderci, presentandoci persone in grado di diffendere destra-centro o Sinistra.......allora io mi chiedo:
Chi diffenderà i nostri bambini dalla Gelmini?
Per fortuna che ancora esistono persone che amano questi ragazzi più della politica.....
Spero un giorno, da madre separata, disokupata e con 2 meravigliosi bambini, di poterli vedere Laureati.....perchè lo stato non dà anche a noi la possibilità di istruire i nostri figli nello stesso modo di come vengono istruiti i figli dei rikoni d'Italia?....non è una Lavagna che ci modernizza, quanto un lavoro stabile che ci permetta di far proseguire gli studi ai nostri figli, ma se continua di questo passo, non sò se dovrò acquistare una divisa per la scuola.......a che servirà poi....se non ci potremo permettere di farli proseguire?
Mha!