martedì 11 novembre 2008

Movimento anti-Gelmini sempre più unito si apre ad altri lavoratori

(protesta studenti Genova)
Università. Il movimento anti-Gelmini sempre più unito nella lotta a pochi giorni dalla manifestazione nazionale


Lunedì 10 Novembre 2008 21:48

di Pietro Anastasio
Roma – Si compatta sempre più la protesta degli studenti contro le misure del governo in materia di scuola e università. Dopo l’assemblea nazionale di Firenze, svoltasi nell’occupato polo didattico di Ingegneria, l’onda anomala guarda adesso agli appuntamenti del 14, 15 e 16 novembre. La prima data, di questa tre giorni di lotta, sarà quella della manifestazione nazionale dell’Università, che vedrà confluire a Roma migliaia di ragazzi da tutta Italia. Un data fondamentale per il movimento studentesco, che in queste ore continua ad intrecciare i fili delle tante mobilitazioni che in quest’ultimo mese hanno infiammato gran parte dei capoluoghi della penisola, in un'unica grande tela di lotta.
Non più, infatti, la frammentarietà che ha contraddistinto questa prima fase della protesta. Gli universitari puntano adesso a ricomporre le tante realtà sparse nel Paese, dandogli una sola voce. Certamente più forte. Su questo piano, decisivi saranno anche i giorni successivi al grande corteo che attraverserà la Capitale, quando alla Sapienza, il 15 e 16 Novembre, si svolgerà l’Assemblea Nazionale degli studenti, da cui uscirà un documento unitario di critica alla “controriforma Gelmini”. In questa fase, emerge anche un nuovo ed importante punto all’ordine del giorno della mobilitazione giovanile: la volontà di affiancarsi alle istanze dei lavoratori, che in questi giorni, su più fronti, mantengono alta la temperatura dell’agitazione.
Il sodalizio viene stretto dunque non solo tra studenti ed i dipendenti del ‘settore conoscenza’, ma anche con quelli della Funzione Pubblica, con i metalmeccanici e con tutti coloro che stanno affilando le proprie armi contro il governo in carica e le sue misure.
La difesa del “diritto ad un Università Pubblica, Libera e di Qualità”, resta così un’asse portante dell’Onda Anomala, senza tuttavia dimenticare che è in corso in tutto il Paese una protesta dalle gigantesche proporzioni che attraversa gran parte dei comparti lavorativi.
Intanto gli universitari, rispondendo alle “aperture” al dialogo del numero uno del dicastero dell’Istruzione, garantiscono: “Andremo avanti fino al ritiro degli articoli 16 e 66 della L. 133, e solo allora saremo disposti a discutere di come va migliorata l'Università”. Fino ad allora, l’Onda non è intenzionata a sgonfiarsi. Gli occhi restano adesso puntati sul corteo del 14.

Dazebao.org

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