lunedì 10 novembre 2008

Riforma Gelmini: Cosa fare ora?



Di ROBERTA LERICI


Questo è quello che si può ragionevolmente fare oggi: estendere il più possibile l’informazione (altrimenti veicolata dagli spot televisivi dei vari esponenti di governo e dalla stampa amica), mantenere alto il livello di mobilitazione e fare proposte alternative in tutte le sedi possibili, dalla piazza al parlamento. Perché questa è la democrazia

Nonostante l'approvazione del Decreto 137 (maestro unico) del DL 133 (tagli, accorpamenti, fondazioni, ecc.) e la presentazione del Piano Programmatico, non sono stati ancora emanati i Regolamenti attuativi di tali di tali leggi e finchè non lo saranno, tutti questi decreti restano lettera morta.(Legge 133, comma 4 dell’art.64: -per l’attuazione del piano di cui al comma 3 devono essere adottati entro 12 mesi “uno o più regolamenti”-)


Per quello che riguarda poi il TEMPO PIENO, la legge n.176 del 25 ottobre 2007 (quella con cui Fioroni e Prodi ripristinavano l’art.130 del Testo unico n.297/1994 e quindi, inequivocabilmente, il “doppio organico” per ogni classe di tempo pieno) non risulta espressamente abrogata.
Affinchè il piano programmatico venga recepito e tradotto in regolamenti questo è l'iter: oltre al parere delle Commissioni parlamentari è previsto anche quello della Conferenza unificata. Sugli atti regolamentari è indispensabile anche il parere del Consiglio di Stato che ha tempo 90 giorni per esprimersi.Questo è il motivo che spiega la fretta del governo, che ha posto la fiducia e ha ristretto ai minimi termini i tempi del dibattito in Senato. Se i regolamenti non saranno approvati entro i primissimi mesi del 2009 (in particolare quello sull’organizzazione didattica della scuola primaria) sarà molto difficile procedere e far partire quella che impropriamente si chiama “riforma Gelmini” con l’avvio dell’anno scolastico 2009/2010.


Quindi, siccome già alcuni risultati si sono raggiunti, bisogna attuare forme costruttive di protesta (vedi quella di ieri alla Sapienza di Roma dove sono stati invitati bambini delle elementari) o le lezioni all'aperto, così come anche i cortei e tutto ciò che sia utile a mantenere viva l'attenzione sul tema. Parallelamente è anche importante che si costruiscano proposte alterantive da far pervenire al governo. I consensi calano, e si è già registrato qualche cedimento nella maggioranza, quindi bisogna insistere.

FONTE:http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=article&sid=12874

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