sabato 8 novembre 2008

Gelmini a Sanremo ma non "canta" per i giornalisti



Seminario Confindustria a Sanremo: Gelmini, allergica alle domande, caccia i giornalisti
Anche Alemanno contro il ministro

di Roberta Lerici

Non c'è che dire: la logica dei tagli del ministro Gelmini ormai si abbatte su tutti e, dopo la scuola, è la volta dei giornalisti, cacciati dal seminario della Confindustria a Sanremo, poco prima che del suo intervento. Dopo aver annullato tutti gli impegni che avessero a che fare con scuole e università, il ministro-fantasma si è materializzato per gli amici della Confindustria ma non per i giornalisti. Eppure era lei "l'ospite d'onore", quella che tutti avrebbero voluto intervistare. Ma la Gelmini, (ormai il ministro più imitato dai comici di questo governo), probabilmente non riesce più a sostenere la tesi "dell'ignoranza sul decreto da parte di chi manifesta", nè quella della "piccole frange di facinorosi". L'onda della protesta si abbatte minacciosa sulle vie di tutta Italia ormai quotidianamente e c'è poco da fare. Le regioni, dopo il successo ottenuto con il rinvio delle norme sul dimensionamento scolastico, pare si stiano organizzando per ricorrere anche contro il Maestro Unico. (vedi articolo) E allora, forse, sarebbe meglio che Tremonti, il vero autore della Riforma Gelmini, come "un buon padre di famiglia" andasse in soccorso di un ministro ormai allo stremo delle forze. Non avere il coraggio di incontrare chi può criticarti, è segno di debolezza. Il governo dovrebbe ammettere onestamente di avere sbagliato e ritirare o modificare radicalmente i decreti. Con la Gelmini se la prende anche la FNSI, che ha diramato un comunicato in cui chiede al governo di permettere ai giornalisti di poter svolgere il proprio lavoro. Ecco la sintesi del comunicato:
Federazione Nazionale della Stampa – Ieri era stato il Presidente del Consiglio che a Bruxelles aveva insolentito un cronista americano, colpevole di aver parlato del commento di Berlusconi sul neopresidente statunitense. Oggi è stato il Ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, che partecipando ad un seminario di Confindustria in Liguria ha preteso ed ottenuto che i giornalisti venissero allontanati dal luogo dell'incontro. Ciò – prosegue il sindacato – è semplicemente inaccettabile. Chi accetta responsabilità istituzionali e politiche ha il dovere di sottoporsi alla conoscenza e alla valutazione dei suoi atti da parte della pubblica opinione; e ciò avviene, piaccia o non piaccia, per mezzo della testimonianza dei giornalisti che osservano, fanno domande e danno conto delle risposte. È troppo comodo pretendere che la comunicazione politica abbia solo le forme compiacenti della “ospitata” nei programmi di intrattenimento o della dichiarazione-spot nei tg, dove ciascuno recita la sua battuta anziché rispondere a una domanda. Fare domande e riportare i fatti – aggiungono – non ha nulla di “ansiogeno”, come invece afferma l'on. Berlusconi: è niente più che l'essenza del diritto-dovere di informare». La Fnsi chiede quindi «fermamente al governo di abbandonare questo atteggiamento di fastidio. Lasciateci lavorare. Se oggi il Ministro Gelmini avesse rispettato i giornalisti – concludono – si sarebbe risparmiata una lezione scadente e una brutta notizia che comunque dobbiamo raccontare».
Pubblicato il: 08.11.08
Fonte l'Unità 8 novembre 2008

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