mercoledì 5 novembre 2008

SCUOLA: BERLUSCONI, CERCHEREMO EVITARE TAGLIO A SCUOLE PRIVATE E CATTOLICHE



Rho (Milano)

"Cercheremo di non togliere i 134 milioni alle scuole private e cattoliche". E' l'impegno del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenuto questa mattina alla Fiera Milano di Rho. "Ho una grossa colpa - ha detto Berlusconi - non mi ero accorto che nella Finanziaria era previsto questo taglio alle scuole private e cattoliche". Il Premier parla di "una svista colpevole" e assicura il suo impegno per evitare questi tagli.(05 novembre 2008)

2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Ho visitato il sito pdlperobama.com, in generale mi chiedo che senso abbia continuare a vivere e lavorare in Italia quando viene tutto detto e fatto all’insegna della bugia e dell’ inganno contro l’uomo-cittadino.
Nel PDL non sono di casa né il riformismo, né il liberalismo, né il liberismo o neoliberismo.
Riformismo? Si tratta semmai di una “riorganizzazione” di tipo piduista della società secondo i piani del gran maestro; soprattutto, tenere in Parlamento condannati, indagati, prescritti, corrotti, gente senza esperienza non mi sembra molto innovativo (vale per tutti i partiti).
Il liberalismo comporta anche la presa in visione dei limiti delle libertà individuali imposti dalla giustizia, nonché la presa in carico delle proprie responsabilità: in America se non pago le tasse vado in galera e la sconto, in Italia posso fare l’evasore e mi faccio le leggi per non andarci in galera, cosicché qualcuno ha più diritti individuali degli altri.
A parte il fatto che il PDL, partito conservatore, non ha privatizzato nulla, ma in un paese liberista come l’America, se fai politica non puoi avere televisioni, giornali e soprattutto non potresti utilizzare i soldi dello Stato per aiutare le industrie e le banche: lo stesso Tremonti sembra voler bacchettare il capitalismo sfrenato e la finanza senza regole in luogo di una specie di governo mondiale per l’economia.
I soldi alle scuole private e cattoliche? Liberismo se vogliamo, e conservatorismo insieme. Non c’è da stupirsi per uno che prima dice una cosa e dopo un po’ dice che non l’ha detta!

Fabrizio

Roberta Lerici ha detto...

Concordo su quanto hai detto e devo dire che, in un momento di grandi manifestazioni in tutto il paese contro i tagli alla scuola, è quantomeno di cattivo gusto affermare pubblicamente che sulle scuole private si tornerà indietro. E' un'affermazione provocatoria che dimostra quanto poco l'istruzione interessi a questo governo, sempre che non vada a minare il consenso del mondo cattolico. In fondo Tremonti, tagliando tutti, aveva dimostrato di non usare due pesi e due misure: equità distruttiva, ma equità.