giovedì 6 novembre 2008

RIFORMA GELMINI: VINCONO LE REGIONI, NESSUNA SCUOLA CHIUDERA' L'ANNO PROSSIMO


E' ufficiale: il Governo ritira l'articolo 3 sul dimensionamento della rete scolastica

di Roberta Lerici

Dopo i ricorsi alla Corte Costituzionale da parte delle regioni (anche quelle governate dal centro destra) il governo ha ritirato l'art.3 del Decreto 154, ovvero la legge che prevedeva la chiusura delle sedi con meno di 50 alunni e di quelli con meno di trecento che avrebbero dovuto accorparsi ad altri istituti. Ecco gli articoli:
da Tuttoscuola, 5 novembre 2008
Somiglia tanto a una vittoria per gli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni) quella avvenuta oggi nella partita sul dimensionamento della rete scolastica.
Il governo infatti si è impegnato a presentare al Senato un testo sostitutivo dell'art. 3 che tante proteste aveva suscitato presso le autonomie locali.
Il nuovo testo prevede: 1) accorpamento della dirigenza scolastica per l'anno 2009 - 2010; 2) dimensionamento della rete scolastica a decorrere dall'anno 2010 - 2011, mediante un'intesa in sede di Conferenza unificata. Il governo intende raggiungere questi obiettivi, procedendo insieme alle Autonomie tanto che, a conferma della disponibilità in questo senso, è stata eliminata l'ipotesi di commissariamento.

Le Regioni ora chiedono al governo di rivedere le coperture sui tagli
All'indomani dell'accordo raggiunto col Governo per la modifica dell'articolo 3 del decreto legge 154 che prevedeva il Commissariamento delle Regioni inadempienti sui piani di dimensionamento scolastico, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, non nasconde l'euforia: "Siamo soddisfatti - ha dichiarato Errani - perché nell'anno scolastico 2009-2010 non si chiuderà nessuna scuola'', e questo è ''un buon risultato delle Regioni e di una buona notizia per le famiglie" e in sostanza rappresenta "la presa d'atto del Governo che su questo punto bisognava cambiare strada".Questo risultato, ha continuato Errani, consente alle Regioni "di tornare al tavolo della Conferenza Unificata", che è già stata convocata "per giovedì prossimo, mentre nel pomeriggio di mercoledì 12 novembre i governatori hanno indetto una conferenza straordinaria che proseguirà la mattina del giorno dopo".Le Regioni però non si limitano solamente ad incassare il rinvio al 2010 del dimensionamento degli istituti scolastici e l'allontanamento dello spettro del commissariamento sulla scuola, ma chiedono che il governo tragga le conseguenze anche economiche della modifica del decreto. "Se infatti - ha spiegato Errani - il documento economico del governo prevedeva per le Regioni un risparmio di 450 milioni per il 2009, è anche vero che quei risparmi sarebbero dovuti arrivare anche dal dimensionamento degli istituti scolastici, inizialmente previsto proprio per il prossimo anno. Con il passo indietro del governo e il rinvio della discussione al 2010, la copertura sui tagli salta".
tuttoscuola.com giovedì 6 novembre 2008

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