lunedì 24 ottobre 2011

Discarica Riano, la Colari pagherà Quadro Alto con gli introiti dei rifiuti

Retroscena

Il re di Malagrotta il 7 ottobre ha scritto a Polverini per le autorizzazioni Terreno pagato con i soldi dei rifiuti
Cerroni aveva informato Renata. La Colari pagherà Quadro Alto con gli introiti della discarica


La Regione sapeva che Manlio Cerroni aveva intenzione di acquistare il terreno di Quadro Alto per Malagrotta bis. La Polverini mercoledì dapprima non se n'era affatto stupita sostenendo peraltro che «Cerroni è proprietario di tanti altri siti» idoenei a ospitare una discarica, salvo fare retromarcia qualche ora dopo e dichiarare: «Fino a qualche ora fa il proprietario era un altro». Giovedì il commissario Pecoraro, però, retrodatava la data d'acquisto al 13 ottobre.


La Regione, in realtà, era già stata informata dell'interesse di Cerroni a costruire un'altra discarica proprio su quei terreni dove si trova una cava dismessa. Il proprietario di Malagrotta, infatti, ha comprato il sito il 13 ottobre, ma sei giorni prima, giovedì 7, proprio la società Colari aveva «invitato e diffidato la Regione a provvedere nel termine di 30 giorni» a rispondere alla richiesta di autorizzazione di impatto ambientale inoltrata addirittura nell'ottobre 2009. A svelare il retroscena è lo stesso atto di compravendita del 13 ottobre tra la società acquirente Colari e la Procoio Vecchio srl che ha venduto il terreno di Riano.




L'accordo per fare in questa zona una discarica, quindi, risale al 2009 e la comunicazione inviata da Colari alla Regione del 7 ottobre conferma il progetto. Non solo, nell'atto di compravendita con cui la cava è passata in mano a Cerroni, viene stabilito che i terreni sono destinati proprio a diventare discarica. La Colari si impegna a pagare i terreni solo una volta che inizieranno ad arrivare i rifiuti: «Le parti hanno convenuto il prezzo della presente cessione delle aree - si legge - da iniziare a corripondere una volta realizzata e messa in opera la discarica con relativi impianti, in una percentuale calcolata sulla base della tariffa indicata nel provvedimento di autorizzazione della discarica e sue successive modifiche e aggiornamenti e, in mancanza, del prezzi di conferimento dei clienti e utenti, da rilevare sulle fatture». Le due parti si sono già messe d'accordo anche sull'ammontare delle tariffe: «La Colari dovrà corrispondere una percentuale del 7% della tariffa percepita per ogni tonnellata di rifiuti speciali conferiti e del 10% della tariffa percepita per ogni tonnellata di rifiuti solidi urbani».


La discarica poi potrebbe anche essere ampliata. Infatti, si legge nell'atto d'acquisto, sui terreni adiacenti sono presenti cave di tufo acquistate da Cerroni l'11 dicembre 2008 e che «potrebbero rendere disponibili successive e crescenti volumetrie, fino alla cessazione delle attività consentite dai contratti in essere». A questo punto la palla passa al prefetto che ha già spiegato che «procederà con le occupazioni d'urgenza ai fini delle eventuali espropriazioni». Come abbiamo visto, però, la Colari ha condizionato l'acquisto proprio alla realizzazione di una discarica, blindandosi così contro eventuali espropri e ipotetici bandi di gara per la gestione. La partita è aperta.
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