mercoledì 26 ottobre 2011

DISCARICHE: ARCURI (VICE SINDACO RIANO), QUADRO ALTO GIA' DECISO PRIMA DI STUDIO DEI TECNICI NOMINATI

 

Scritto da  com/sdb
(AGENPARL) - Roma, 26 ott - “Nell’ordinanza di scelta definitiva dei siti alternativi a Malagrotta ci sono alcune cose che lasciano dubbi, perplessità e pesanti interrogativi.
Nell’ordine:
1) Pecoraro viene nominato ‘Commissario’ il 6 settembre 2011;
2) il 6 ottobre Pecoraro nomina due esperti in materia per la scelta del sito - l'ing. Sorrentino Luigi, ingegnere civile trasporti, e l'ing. Moretti Pietro ingegnere civile edile - con decreto numero 198831;
3) nell’ordinanza si dichiara che questi tecnici hanno effettuato articolate verifiche documentali e sopralluoghi nell’area;
4) il 7 ottobre, in una conferenza stampa, il Commissario annuncia che i siti idonei per la discarica potrebbero essere Riano e Corcolle;
5) l’11 ottobre Pecoraro riferisce, e conferma, la scelta del sito in Commissione parlamentare d'inchiesta. Tutto questo mentre lo studio approfondito dei tecnici, come risulta dall’ordinanza, è stato consegnato solo il 20 ottobre scorso, vale a dire quattro giorni prima della pubblicazione dell’ordinanza. Come poteva il Commissario conoscere e reputare idonei i siti prima ancora della consegna dello studio da lui stesso commissionato? Per dirla all’Andreotti, a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca: lo studio dei due tecnici sembra essere più una conferma di quanto deciso che un’oggettiva, scientifica e articolata, valutazione dei luoghi”.

E’ quanto afferma Italo Arcuri, vice sindaco del Comune di Riano.
“La sensazione che la questione rifiuti da chi amministra il Lazio e la città di Roma sia stata volutamente trasformata in emergenziale – continua Arcuri - si rafforza e diventa granitica, dal momento che sull’argomento i ritardi della politica regionale e capitolina sono tanti e tali che gridano vendetta. In attesa di avere delucidazioni e risposte, chiediamo al Commissario Pecoraro di annullare l’ordinanza e chiedere alla Polverini e ad Alemanno di assumersi le loro responsabilità. Con la salute pubblica e la tutela ambientale – conclude Arcuri - non si può scherzare”.

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