lunedì 24 ottobre 2011

DISCARICHE, CERRONI SCRIVE AD "AFFARI ITALIANI" E AGITA LO SPETTRO DI NAPOLI

 cerronipiccola
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Cerroni: "Per l'alternativa a Malagrotta siamo fuori tempo massimo"

Il presidente del cda della Colari raccoglie la sfida di Affaritaliani e risponde con una lettera nella quale chiarisce che l'emergenza che ha portato alla nomina del commissario è stata di fatto voluta dalla Regione Lazio che ha ignorato i suoi avvisi. E lancia l'allarme: per il sito alternativo a Malagrotta i lavori dovevano iniziare a settembre: "Ora siamo fuori tempo massimo". Il testo integrale della lettera. E su Napoli…

Lunedì, 24 ottobre 2011 - 12:12:26

LA LETTERA DI CERRONI AD AFFARI ITALIANI

Caro Fabio,
proprio e solo a nome di Mario (quanto manca al mondo politico romano e non solo a me il suo consapevole e franco giudizio!) ti rispondo con estrema franchezza.
Malagrotta è stata per anni, forse troppi la fortuna (economica) e la salvezza (ambientale) di Roma. Ma come tutte le cose, anche quelle utili finiscono.

Ecco perché fin dall'ottobre del 2009 (ripeto: ottobre 2009) ci siamo premurati di prospettare alla Regione, nel rispetto delle leggi comunitarie, nazionali e regionali, la soluzione alternativa in tre siti (Monti dell'Ortaccio e Pian dell'Olmo in Comune di Roma e Quadro Alto nel Comune di Riano) da noi e da tecnici qualificati ritenuti idonei a sostituire Malagrotta, e a richiedere, relativamente a tali siti, la VIA e l'AIA per la realizzazione degli impianti.

Le nostre richieste, nonostante sollecitazioni e diffide, sono rimaste immotivatamente senza risposta fino ai giorni scorsi quando la ricerca della soluzione al problema è stata delegata, sulla base di una presunta emergenza, al Commissario ad hoc.
Intanto il 31 dicembre 2011, con la chiusura di Malagrotta, non tanto per la scadenza dell'autorizzazione quanto soprattutto per l'esaurimento delle volumetrie residue, è alle porte. Siamo fuori tempo massimo. E sì che da tempo avevvo segnalato per iscritto e a voce, e più volte e a più riprese, al responsabile dell'Area Rifiuti che per non far trovare la Città in crisi occorreva che entro la prima decade di settembre fossero partiti i lavori per la costruzione della discarica alternativa. Purtroppo parole al vento.
È da una vita che provvedo allo smaltimento dei rifiuti di Roma (e non solo) e so osa significa emergenza rifiuti.
Per questo oggi il mio impegno per Roma più che un dovere, dopo quel che è successo a Napoli lo sento come una missione. Anche perché la gara di Napoli l'avevamo vinta noi in ATI con Enel e Foster Wheeler (punteggio 8,5/10); poi all'italiana dalla sera alla mattina ci hanno fatto fuori e il risultato è da anni ancora sotto gli occhi di tutti.


Il cielo non voglia che accada a Roma qualcosa di simile. Continuerò a impegnarmi al massimo contro tutto e tutti per scongiurare tale deprecato evento. Ecco perché dico e te e agli altri tuoi autorevoli colleghi, che conoscono bene come stanno effettivamente le cose (anche perché hanno visitato più volte Malagrotta) che ognuno faccia il proprio dovere informando compiutamente e oggettivamente l'opinione pubblica perché ciascuno prima o poi sarà chiamato a rispondere delle proprie azioni e/o omissioni. Non mi risulta che la Regione Lazio abbia abolito lo stato di diritto e sono certo che non solo a Berlino ma anche a Roma ci sia un giudice.

La verità è la prima medicina di cui il nostro Paese ha bisogno per trovare la forza di risorgere.
                                                                                                                                                     
Manlio Cerroni

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