domenica 30 ottobre 2011

Discarica, «La villa di Adriano non si tocca».Franca Valeri scrive a Napolitano


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di Rossella Anitori 
 
RIFIUTI. L’attrice milanese si schiera contro la scelta del prefetto Pecoraro di aprire una discarica nell’VIII municipio: «Il sito sorgerà a meno di 700 metri da un monumento unico al mondo».
«Non si possono seppellire 2mila anni di storia sotto tonnellate di immondizia». A prendere la parola contro la scelta del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, di aprire una discarica nell’VIII municipio, tra il Borgo medievale di San Vittorino e la località Corcolle, è Franca Valeri, icona del teatro e della televisione italiana. «Il sito di smaltimento sorgerà a circa settecento metri in linea d’aria dalla fascia di rispetto della villa di Adriano, un monumento unico al mondo, che l’Unesco ha inserito tra i beni patrimonio dell’umanità».


L’attrice lancia l’appello in una lettera aperta rivolta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ai ministri Micheala Vittoria Brambilla, Stefania Prestigiacomo, Giancarlo Galan e Saverio Romano. «Vi scrivo nella mia veste di madrina di Ponte Lupo (tra i punti di maggiore interesse archeologico degli antichi acquedotti romani ndr) e di cittadina indignata per lo scempio che si ha in animo di compiere ai danni di una porzione del nostro territorio carica di storia, bellezze naturali e cultura da non avere eguali».

Insieme a Villa Adriana, spiega Valeri, verrebbero «contaminati e degradati i resti monumentali dei grandi acquedotti romani ed e’ ahime’ ancora troppo recente l’immagine del doloroso danno subito da Pompei per dare di nuovo al mondo occasione di indignarsi di fronte alla distruzione di una bellezza unica che il nostro Paese si dimostra riluttante o incapace di proteggere». A pensarla allo stesso modo è anche il consigliere del Pd e membro della commissione cultura del Comune di Roma Dario Nanni che ricorda come la Regione Lazio nel 2008 abbia inserito l’area destinata a diventare discarica in un progetto di valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio. «Vincoli archeologici e paesaggistici impediscono quello che si svela ogni giorno di più come un probabile scempio di uno dei più caratteristici luoghi dell’Agro Romano Antico».

Nanni ha chiesto alla giunta e al sindaco di avviare subito sondaggi preliminari per verificare la permeabilità del terreno. Secondo il consigliere ci sarebbe il rischio di inquinare i corsi di acqua. Nell’area dove dovrebbe sorgere il sito di smaltimento la falda acquifera si troverebbe a meno di un metro dal suolo. «La discarica sarebbe in questo contesto una bomba ad orologeria per un disastro ambientale di proporzioni incalcolabili».

http://www.terranews.it/news/2011/10/%C2%ABla-villa-di-adriano-non-si-tocca%C2%BB-franca-valeri-scrive-napolitano

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