domenica 30 ottobre 2011

"Riano no discarica" protesta al Festival del cinema:"Hanno venduto il nostro futuro e la democrazia"


I manifestanti del comitato Riano no discarica al Festival di Roma Un gruppo di esponenti del coordinamento contro la discarica prevista a Roma nord si è riunito nei pressi del red carpet per distribuire volantini. Sopra c'è la foto di Renata Polverini e di Gianni Alemanno con la scritta "Venduti"."

Vogliamo sederci a un tavolo di concertazione - dice il presidente del coordinamento Giorgio Coppola - in cui siano presenti anche il sindaco di Riano e i sindaci del comprensorio di Roma Nord, e possano parlare"
di MICHELA GRECO

"Siamo qui per protestare contro la realizzazione della discarica a Riano, che sarà uguale a Malagrotta. Le discariche portano malattie, dove sono impiantate non si può vivere". E' un gruppo esiguo ma molto motivato quello che sta manifestando nei pressi del red carpet del Festival di Roma. Addosso hanno le magliette bianche con la scritta "Riano no discarica" e il simbolo del divieto, distribuiscono volantini con l'immagine di Renata Polverini e Gianni Alemanno e sotto la scritta "Venduti, Venduta Riano alla Co.La.Ri-Malagrotta, venduta la democrazia, venduto il nostro futuro", e anche dépliant con i dati numerici della discarica, con tanto di mappa che indica le distanze dei paesi coinvolti dagli effetti della discarica di Riano, e del numero di romani: un totale di 180mila.


"Protestiamo qui al Festival di Roma - dice il presidente del coordinamento Riano no discarica" Giorgio Coppola - non perché siamo contrari al red carpet o alla manifestazione patinata, ma perché vogliamo dare visibilità alla nostra lotta e perché questo è uno dei posti su cui ricadranno pesantemente le conseguenze di un'eventuale discarica a Riano, con le sostanze nocive che attraverso il Tevere arrivano fino a Ostia. La Comunità europea ha imposto al Comune di Roma di chiudere Malagrotta non perché sia nociva ma perché è illegale. Vogliamo la stessa cosa per la discarica di Roma nord". Coppola si è lasciato identificare dalla polizia, insieme a un altro volontario del coordinamento, e farà un passaggio in questura per "comunicare il preavviso".

Non sono tantissimi i manifestanti, ma sono assaliti dai flash dei fotografi e dalle telecamere di Tg nazionali e locali. "Vogliamo sederci a un tavolo di concertazione - dice Coppola - in cui siano presenti anche il sindaco di Riano e i sindaci del comprensorio di Roma Nord e possano parlare. La Prefettura ha preso le sue decisioni 'sentito il sindaco' e gli amministratori di Provincia e Regione, ma non i primi cittadini dei paesi coinvolti". Tutti i manifestanti abitano proprio a Riano o zone limitrofe, e denunciano "Non vogliamo essere avvelenati". Su un altro dei volantini compare l'immagine di un bambino malato, senza capelli, con una mascherina sulla bocca sullo sfondo di una minacciosa discarica. Lo slogan: "Mamma, papà, perché non avete impedito che questo accadesse?".

"Questo è il primo punto che sarà contaminato dalle acque del Tevere cariche di metalli pesanti che verranno fuori dal percolato e lo so bene perché sono geologo - denuncia Coppola - Flaminio è la prima zona che sarà attraversata, per arrivare fino a Ostia senza nessun tipo di filtro. Il vecchio modello di gestione è obsoleto, ce ne sono altri, anche nel Nord Italia, e li possiamo copiare. Dobbiamo fare in modo che i rifiuti diventino risorse. La presidente Polverini lo ha annunciato, ma finora non abbiamo visto nulla di concreto.


Non dobbiamo bruciare, non dobbiamo gettare, ma dobbiamo riutilizzare e creare un meccanismo virtuoso e imprenditoriale che permetta anche di guadagnare sui rifiuti e trasformarli in risorse". La protesta al Festival di Roma è stata organizzata in due tornate, in due orari diversi. Verso le 21.30 è annunciato l'arrivo di un altro gruppo di manifestanti. di Michela Greco http://www.paesesera.it/Cronaca/Riano-no-discarica-protesta-al-Festival-del-cinema-Hanno-venduto-il-nostro-futuro-e-la-democrazia Sabato, 29 Ottobre 2011 Tags: Riano no discarica, festival di Roma, protesta

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