giovedì 15 gennaio 2009

Riforma Gelmini, insegnanti: da settembre comincia il turbinio dei trasferimento insegnanti

di Roberta Lerici

Diceva una brava professoressa di francese:"Meglio un cattivo insegnante che un continuo cambio di bravi insegnanti"- Ma il valzer dei maestri che dall'anno prossimo sarà ancora più invasivo pergli alunni, è già una realtà da molti anni. In alcuni classi delle scuole medie che conosco, lo scorso anno la maggior parte dei docenti è cambiata tre volte. Pensate che quest'anno i ragazzini abbiano ritrovato gli stessi insegnanti? No, sono cambiati di nuovo. Volete sapere come vanno quelle classi? Male. Mi domando come mai nessuno abbia detto al ministro che quello del cambio di insegnanti era uno dei problemi più urgenti da risolvere nella scuola pubblica, dopo quello della sicurezza degli edifici. Purtroppo resterà tutto uguale a prima, o forse peggiorerà addirittura.

Scuole, ecco il gran valzer dei maestri

Tagli e fusioni, molte classi cambieranno insegnante in corsa. La rivoluzione scatterà da settembre con un tourbillon di trasferimenti
di Giuseppe Filetto

Scuole che cambiano nome, altre bandiera e passano da una direzione didattica all´altra. Muta la geografia scolastica e gli organici ruotano come giostre. Con il personale docente ed amministrativo che dal prossimo settembre rischia di essere trasferito da una sede all´altra, e gli alunni costretti a cambiare maestri e professori. Se da una parte, infatti, la Regione ha puntato i piedi contro il decreto-Gelmini, perché in Liguria non vi fossero cancellazioni di plessi scolastici, dall´altra i 46 istituti comprensivi della provincia di Genova, tutti di nuova costituzione, creano un´inedita mappa, quindi modificano le loro piante organiche.

Il peggio è atteso per il prossimo settembre. L´assessore regionale all´Istruzione, Massimiliano Costa, infatti, ha anticipato di un anno (non più al 2010, ma al 2009) alcuni effetti della legge voluta dal ministro Maria Grazia Gelmini. Tanto che nelle scorse settimane Rosaria Pagano, dirigente dell´Ufficio Scolastico Provinciale (un tempo era il Provveditorato agli Studi) con una circolare ha sollecitato i presidi ed i direttori didattici a segnalare le "opzioni" del personale docente. Ha scritto: «È opportuno che, ai fini del rispetto, per quanto possibile, del principio della continuità didattica, le direzioni si adoperino affinché detto personale esprima la propria opzione in termini tali da non interrompere il rapporto di continuità con gli alunni e le classi sulle quali presta attualmente servizio».

È un tentativo disperato. Per limitare i disagi ieri il direttore scolastico regionale Attilio Massara ha chiamato a raccolta i stretti collaboratori. Lì ha riuniti nel suo ufficio di via Assarotti, dove sono rimasti chiusi più di tre ore. I nuovi istituti comprensivi "verticali", che da settembre saranno costituiti da almeno una scuola materna, elementare e media ricadenti sullo stesso territorio ed in modo da superare i 500 alunni e non rischiare tagli, in questi giorni dovranno rifare le graduatorie interne, modellandole sui i nuovi accorpamenti. Tutta la partita è diventata una bella grana. «Potrà accadere che in una scuola alcuni professori saranno scavalcati in graduatoria da colleghi che provengono da altri plessi - spiega ed ammette Ambrogio Delfino, della Direzione Scolastica Regionale - potrà succedere che una classe sia costretta a cambiare un insegnante, perché questo decida di seguire la direzione di cui oggi fa parte, ma per un´operazione così grossa è possibile che si debba sparigliare. Era da mettere in conto. In ogni modo - assicura - possiamo garantire che nessun docente perderà il posto».
(LA REPUBBLICA 15 gennaio 2009)

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