sabato 31 gennaio 2009

Scuola, ecco come arginare il disastro Gelmini


Si avvia una fase determinante per la definizione, per il prossimo anno scolastico, degli organici, del tempo scuola e dei modelli organizzativi. Le scelte dei genitori sono determinanti per contrastare il disegno regressivo del governo

di Maria Brigida*

Il ministero della Pubblica Istruzione ha emanato il 15 gennaio 2009 la circolare ministeriale n. 4, relativa alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2009/10. Si avvia, in questo modo, una fase determinante per la definizione, per il prossimo anno scolastico, degli organici (i posti del personale docente e Ata), il tempo scuola, i modelli organizzativi, fermo restando la loro “compatibilità” con i tagli che Tremonti intende realizzare. Le iscrizioni hanno un valore rilevante per gli alunni: studi e rilevazioni autorevoli dimostrano che la causa principale di futuri abbandoni scolastici risiede proprio in scelte iniziali non corrispondenti ai loro bisogni e inclinazioni. Se fino ad ora la questione poteva riguardare l’iscrizione alle superiori, da quest’anno il momento delle iscrizioni assume un’importanza strategica anche per chi deve frequentare i segmenti iniziali del percorso scolastico. Infatti le scuole medie, elementari e dell’infanzia rischiano di subire un vero stravolgimento per effetto dei provvedimenti sulla scuola che il governo vuole mettere in atto per realizzare risparmi: riduzione del tempo scuola e impoverimento generalizzato dell’offerta educativa. Questo disegno regressivo, autoritario, distruttivo, va fermato e le scelte in particolare dei genitori sono determinanti. È necessaria un’informazione puntuale per non cadere nella trappola di chi vuole indurre i genitori ad una sorta di autoriduzione dell’apprendimento dei propri figli, per dimostrare che il disegno distruttivo della scuola pubblica del governo ha il loro consenso.

Adempimenti e scadenze
• Le scuole in questi giorni incontrano genitori e alunni per far conoscere il tipo di offerta formativa contenuta nel cosiddetto Piano dell’offerta formativa (Pof) definito per il prossimo anno scolastico.
• I genitori hanno tempo fino al 28 febbraio 2009 per manifestare le loro scelte sul tipo di scuola e sul percorso specifico.

SCUOLA DELL’INFANZIA
Possono iscriversi le bambine e i bambini che compiono i tre anni entro il 31 dicembre 2009; è consentita l’iscrizione anche alle bambine e ai bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile 2010. L’ammissione alla frequenza per i bambini al di sotto dei tre anni è subordinata ad alcune condizioni, quali la disponibilità dei posti; l’esaurimento delle liste di attesa;la disponibilità di locali idonei alle specifiche esigenze di bambini inferiori ai tre anni; la valutazione pedagogica e didattica del collegio dei docenti, su tempi e modalità di accoglienza. Nel caso le iscrizioni fossero superiori ai posti disponibili hanno priorità le domande delle bambine e dei bambini che compiono i tre anni entro il 31 dicembre 2009.

Modelli orari
L’orario normale di funzionamento è di 40 h; ma i genitori possono chiedere un tempo scuola più lungo (50h), oppure un orario solo antimeridiano. Il ritorno degli anticipi azzera decenni di esperienze supportate da ricerche e studi in campo pedagogico/didattico e maturate attraverso anni di sperimentazioni e buone pratiche che hanno reso la nostra scuola dell’infanzia tra le migliori al mondo. Per garantire, quindi, una scuola dell’infanzia rispettosa dei diritti delle bambine e dei bambini, le scuole possono respingere gli anticipi attraverso delibere fondate su motivazioni didattiche, pedagogiche e logistiche, sapendo che, ad oggi, manca il via libera degli organi competenti.

I genitori possono:
• chiedere il tempo scuola più lungo (50 h settimanali), esplicitando anche la richiesta delle compresenze,
• chiedere l’ampliamento delle “sezioni primavera” (apposite sezioni formate da bambini tra i due e i tre anni, per l’attivazione delle quali sono previste apposite condizioni di garanzia), anziché l’inserimento anticipato di bambini in età inferiore ai tre anni nella scuola dell’infanzia.

SCUOLA PRIMARIA (ELEMENTARE)
Obbligo di iscrizione I genitori debbono iscrivere alla prima classe della scuola primaria le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 31 dicembre 2009. Possono scegliere di iscrivere anticipatamente anche le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 30 aprile del 2010.

Modelli orari e maestro unico
Le classi prime potranno essere organizzate con un tempo scuola di 24 o di 27 ore settimanali e, se i servizi e le consistenze di organico lo consentono, con il tempo scuola ordinario (sino a 30 ore), o con il tempo pieno (40 ore). Le classi successive alla prima continuano a funzionare nell’anno scolastico 2009-2010, secondo gli orari in atto a suo tempo scelti dalle famiglie. Per tutti, da subito, viene abolita la compresenza che finora ha consentito di organizzare laboratori e lavori di gruppo o individuali ritagliati sulle esigenze dei bambini. Si fa un gran parlare di maestro unico, ma in realtà in ogni classe entrerà comunque più di un insegnante. Più che unici gli insegnanti saranno soli senza programmazione e senza lavoro fatto in comune (moduli). Questo produrrà una babele di linguaggi e metodi da cui i bambini non potranno che essere frastornati. Le conseguenze La scuola primaria, così com’è, ha prodotto esiti positivi sull’apprendimento delle bambine e dei bambini, come è stato riconosciuto a livello internazionale. Lo stesso ministro Tremonti ha dichiarato “la nostra scuola elementare è ottima, ma è un lusso che non possiamo permetterci”! E infatti, se la circolare sarà applicata, già dal prossimo anno cambierà tutto, per tutte le classi e non solo per le prime, con un serio problema rispetto alle famiglie, che si vedranno stravolgere il modello a suo tempo prescelto per tutta la durata della scuola primaria. Si vuole una scuola impoverita, chiusa in se stessa, autoritaria ed oppressiva, del tutto inadatta a rispondere alle esigenze educative di una società profondamente cambiata. Una buona scuola non è un lusso, ma un diritto di ogni bambino e bambina!

Come fermare questo processo distruttivo
Le scuole confermino il Piano dell’offerta formativa ora in vigore, che prevede tempi distesi, compresenze, laboratori e attività di recupero e sostegno all’apprendimento, sapendo che i regolamenti attuativi, cui la circolare si ispira, non sono un riferimento vincolante, dovendo concludersi il loro iter di approvazione (parere della Conferenza Unificato Stato-Regioni e Consiglio di Stato). Invitino i genitori a richiedere l’offerta più lunga e arricchita.

I genitori, all’atto dell’iscrizione degli alunni alla prima classe:
• chiedano espressamente la conferma del Pof in vigore
• scelgano il modello orario più lungo possibile
• specifichino che si intende scegliere un modello che garantisce compresenze, moduli, laboratori
• esigano che tale richiesta venga formalizzata e protocollata. I genitori degli alunni delle classi successive alla prima formalizzino la richiesta della conferma del modello orario ed organizzativo scelto negli anni precedenti, diffidando l’amministrazione regionale e centrale a modificarli unilateralmente.

SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Obbligo di iscrizione I genitori devono presentare la domanda di iscrizione alla scuola media tramite la scuola elementare attualmente frequentata dall’alunno. Negli istituti comprensivi l’iscrizione alla scuola media avviene d’ufficio, senza domanda da parte dei genitori, i quali, in ogni caso possono scegliere altra scuola media (e allora devono presentare domanda entro il suddetto termine).

Modelli orari e organizzativi
Il tempo normale sarà di 30h (29h + 1h di approfondimento di italiano), mentre il tempo prolungato sarà di 36h, prolungabili eccezionalmente a 40, solo se autorizzate dall’ufficio scolastico regionale. L’attivazione del tempo prolungato avverrà solo alle seguenti condizioni: richiesta delle famiglie, disponibilità di adeguate strutture e attrezzature, l’impegnodell’ente locale ad assicurare la mensa, ove necessaria, almeno due rientri pomeridiani. Le famiglie possono scegliere, all’atto delle iscrizioni, il cosiddetto “inglese potenziato”, cioè di destinare le 2h della seconda lingua all’insegnamento di inglese. Corsi a indirizzo musicale Possono frequentare un corso ad indirizzo musicale gli alunni che abbiano manifestato la volontà di frequentare tali corsi e che abbiano sostenuto un’apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla scuola. La quota oraria destinata ai corsi ad indirizzo musicale è obbligatoria ed è aggiuntiva rispetto al monte ore obbligatorio previsto per tutti gli studenti.

Conseguenze
L’offerta formativa risulta impoverita sia nel tempo normale sia nel tempo prolungato, per il quale le previste condizioni capestro di fatto ne avviano il superamento. Si prospetta la scomparsa della seconda lingua comunitaria. Questo impoverimento va fermato. Le scuole informino le famiglie sui corsi ad indirizzo musicale, “dimenticate” dalla circolare e sulle potenzialità educative del tempo prolungato. I genitori chiedano un tempo scuola lungo, che favorisce l’apprendimento in una fascia di età particolarmente delicata, e la seconda lingua comunitaria, a salvaguardia di una cultura e formazione europea.

SECONDARIA DI SECONDO GRADO
L’offerta formativa (numero e tipologia degli indirizzi, durata,orari e contenuti dei percorsi) rimane invariata per effetto del rinvio di un anno delle modifiche di ordinamento previste dalle norme.

Obbligo di istruzione
La circolare conferma la possibilità, decisa dalla legge approvata nell’estate, di adempiere l’obbligo scolastico, elevato a 16 anni, sia nel sistema di istruzione che nei percorsi sperimentali triennali, gestiti dalla formazione professionale regionale, che di norma non iniziano all’avvio dell’anno scolastico.

Conseguenze
Oltre all’intollerabile separazione precoce fra alunni più deboli e studenti più forti, scolasticamente ma anche socialmente, la diversa tempistica dell’avvio dei percorsi scolastici e formativi non fa che aggravare i rischi di dispersione scolastica che a parole si vorrebbe contrastare. Come contrastare questi rischi Le scuole attivino modalità didattiche che meglio rispondano alla necessità di ridurre il grave fenomeno degli abbandoni e della dispersione, presente in particolare nei primi due anni. Si realizzino intese, anche interistituzionali, affinché tutti gli studenti in obbligo d’istruzione, anche quelli che hanno scelto i percorsi sperimentali triennali, frequentino dal primo giorno dell’anno scolastico un percorso d’istruzione. I genitori privilegino l’iscrizione degli alunni obbligati alla scuola secondaria superiore.

* Segretaria nazionale Flc Cgil
30 gennaio 2009

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