("gente solida")Pd/ Violante: Sbagliato inseguire Idv,un errore fare fuori De Mita
Veltroni non si discute ma intorno gli serve gente solida
di Roberta Lerici
Ovviamente non sono d'accordo su quanto afferma Violante, anche perchè si potevano tranquillamente mantenere sia il rapporto con De Mita che l'alleanza con Di Pietro. Una non escludeva l'altra. E' vero che De Mita ha una grande intelligenza politica, ed è anche vero che se lo si doveva sostituire con la Picierno, era meglio tenerlo. Il rinnovamento voluto da Veltroni, in molti casi è stato solo anagrafico, ma non di sostanza. Si è guardato alla carta di identità ma non alla competenza. Per i cittadini, essere rappresentati da un certo numero di parlamentari incompetenti, non è una grande consolazione e , certamente, non fa aumentare i consensi. Come mai nessuno, nel PD ci ha pensato?
Roma, 24 dic. (Apcom) - Il Partito democratico non deve inseguire l'Italia dei Valori. Lo dice in una intervista al Giornale l'ex presidente della Camera Luciano Violante. "Di Pietro non c'entra nulla con la sinistra riformista. Se si decide di andare da soli, scelta che condivisi profondamente, si va da soli e basta", afferma.
"Ora Di Pietro - prosegue Violante - sta ponendosi come chi è estraneo al sistema per incassare il dividendo della crisi. Non dobbiamo inseguirlo ma bisogna rispondere in modo giusto alle domande alle quali egli risponde in modo sbagliato".
Secondo Violante "Veltroni non si discuet, sta mettendo l'anima in questa impresa e va sostenuto. Ma chi guida il partito deve avere intorno gente solida, strutturata, autorevole e autonoma, capace anche di dirgli no. Dicendo sempre sì i caporali rischiano per scavare la fossa ai generali. Serve un gruppo dirigente fondato su un mix di generazioni perché l'innovazione e il merito non si possono basare solo sull'età anagrafica". Secondo Violante è stato un errore lasciare fuori dalle liste Ciriaco De Mita, poi candidato con l'Udc. "E' un gran rompiscatole senza dubbio ma in nessun paese ci si sarebbe privati della sua esperienza e intelligenza politica".
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