lunedì 8 dicembre 2008

Scuola: appelli, raccolta firme e ultime iniziative contro i tagli


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SCUOLA: “NO AI TAGLI”, LARATTA (PD) CONSEGNA APPELLO A GELMINI
(AGI) - Cosenza, 8 dic. - “Contro i tagli alla scuola e in difesa del tempo pieno”: sono migliaia le persone che hanno firmato un appello al ministro Gelmini. Lo rende noto l’on. Franco Laratta, del Pd. “Migliaia di firme quindi da San Giovanni in Fiore, nel cuore della Sila, anche a nome dei tanti comuni calabresi - afferma l’esponente del Pd - che soffriranno molto per i tagli sulla scuola. I docenti e genitori sono delusi e arrabbiati, ma non si arrendono. Nell’appello consegnato all’on. Laratta insieme a 4 mila firme si legge: “Noi docenti, operatori e genitori siamo stanchi e amareggiati di dover ogni volta difendere la nostra scuola, il nostro lavoro, il futuro dei nostri bambini. Appello di chi si e’ lungamente impegnato per migliorarla, peraltro riuscendoci benissimo visto che le classifiche specializzate pongono la scuola primaria italiana al secondo posto della graduatoria europee e all’ottavo posto di quella mondiale”. Ma da San Giovanni in Fiore, tra le prime realta’ italiane ad attivare il ‘tempo pieno’ nella scuola dell’obbligo, giunge la difesa di questo modello scolastico che e’ davvero all’avanguardia: “Per noi la scuola a tempo pieno e’ una quotidiana esperienza fatta di persone, luoghi, immagini reali di bambini e bambine, che abbiamo la possibilita’ di ascoltare, di conoscere, di seguire nel loro percorso di istruzione e di vita. Grazie al maggiore tempo-scuola abbiamo raccontato, inventato, letto, costruito, drammatizzato storie. Abbiamo realizzato piccoli e grandi progetti, accolto il bambino ” difficile ” , trasformato l’ arrivo del bambino straniero in occasione di confronto e di crescita. Abbiamo aiutato il bambino disabile e sostenuto i suoi genitori”. Infine nel documento i docenti, gli operatori e i genitori di San Giovanni in Fiore intendono difendere la scuola, non per difendere privilegi “come qualche politico maldestro ha avuto l’ardire o meglio la faccia tosta di affermare”. Gli insegnanti si definiscono persone che hanno studiato, lottato, che si sono formati e specializzati a proprie spese, che responsabilmente hanno accompagnato generazioni di bambini e ragazzini in un percorso di crescita e che non si sono certo arricchiti. Ora intendono soltanto difendere il loro lavoro, la loro professionalita’ e il futuro dei ragazzi”. (AGI)

SONDRIO
I genitori sono usciti con un documento che in sintesi esprime le motivazioni per la difesa di una “scuola che ci piace” e i perché del no al decreto Gelmini. (È possibile trovarne ampio stralcio su La Provincia del 13 novembre, consultabile on line)
Intanto, sulla base di tale documento, sta partendo una raccolta firme per genitori e cittadini di Campovico e Paniga, e forse già anche per Prati Grassi (le maestre di Campovico favoriranno una raccolta capillare in particolare nella settimana di fine novembre in cui sono previsti i colloqui individuali). Il passo successivo sarà quello di coinvolgere tutte le Scuole dell'infanzia e primarie del Comune di Morbegno, anche tramite un'assemblea, che si vorrebbe indire prima delle vacanze natalizie;
- i sindacati CISL e CGIL hanno organizzato due presidi con raccolta firme a Sondrio il giorno dello sciopero generale e il sabato successivo.
a cura della Segreteria di Scuola e Diritti

Tagli, niente più che tagli

Antonio di Petro, leader dell’Italia dei Valori, replica sul mensile SocialNews, diretto da Massimiliano Fanni Canelles, all’articolo del Ministro Gelmini sulla riforma scolastica
Otto miliardi di euro di tagli. E’ questo il risultato del lavoro portato avanti dal governo sulla scuola. Tagli, niente più che tagli. E’ difficile, a questo punto, avviare un confronto con chi, prima di ascoltare studenti e operatori del settore, propone una polpetta avvelenata di questo genere. Ma come si fa a dialogare con chi elimina le risorse economiche in un settore nevralgico per il futuro del Paese? Sappiamo tutti che il nostro sistema scolastico è stato per anni il fiore all’occhiello di tutta l’Europa. Sappiamo che i nostri ricercatori erano, e sono ancora oggi, richiestissimi all’estero.

Questo grazie ad un sistema scolastico che, pur tra mille falle, riusciva a rendere i nostri studenti competitivi e appetibili al mercato del lavoro. Il sistema, quindi, andava migliorato, adeguato alle richieste del mercato e, soprattutto, supportato da maggiori risorse economiche. Lo Stato ha il compito di dare un’istruzione a tutti i cittadini, offrire pari opportunità senza operare alcuna distinzione di censo.

Sono convinto che la scuola pubblica sia la cartina di tornasole di una sana democrazia. Garantire l’istruzione a tutti i cittadini è il compito di chi governa ed è l’investimento giusto per il futuro di un Paese. Questo esecutivo, invece, ha pensato di muoversi diversamente: ha promesso grandi rivoluzioni, ma, alla prova dei fatti, ha tolto le risorse necessarie. Può chi governa avere una visione così miope? Può non investire sull’istruzione dei nostri giovani? Non esagero se dico che un mancato investimento nella scuola pubblica potrebbe far gola soltanto a chi opera nel privato.

Non vorrei, infatti, che domani qualcuno ci dicesse che i fondi per la scuola pubblica saranno dirottati sugli istituti privati. Ci hanno fatto vedere il grembiulino, il voto in condotta, ma, non mi stancherò mai di dirlo, si sono rubati la polpa: 8 miliardi di euro. E sono stati mandati a casa 140 mila insegnanti. Per questo, noi dell’Italia dei Valori scenderemo in piazza per raccogliere le firme per un referendum contro la riforma Gelmini.Certo, i tagli approvati con l’ultima finanziaria rimarranno, ma la nostra battaglia sarà morale e di informazione. Mi spiego: in Parlamento i numeri della maggioranza sono schiaccianti ed abbiamo pochissimi spazi di manovra.

L’unica possibilità è affidata al risveglio delle coscienze, all’informazione corretta data ai cittadini che sono già scesi in piazza. Hanno protestato perchè non vogliono che il loro futuro venga ipotecato nei palazzi del potere. Noi dell’Italia dei Valori riteniamo che docenti e studenti debbano essere protagonisti di un cambiamento che riguarderà la loro vita e, più in generale, anche il futuro del nostro Paese. Ribadiamo che un settore tanto delicato e importante, come quello della scuola, non possa essere toccato dai tagli e, pertanto, ci batteremo dentro e fuori le istituzioni per rivendicare il diritto all’istruzione.

On. Antonio di Pietro,
già Ministro delle infrastrutture e dei lavori pubblici 8 dicembre 2008

Incontro a Senigallia sulla Riforma Gelmini
Iniziativa dei Gruppi Consiliari di maggioranzaPubblicato il 08-12-2008 41 0 0
“Scuola Pubblica di Sopravvivenza: come provare a tutelare la Scuola Pubblica a Senigallia dal ciclone Berlusconi - Tremonti - Gelmini”, questo il titolo dell’iniziativa organizzata per sabato 13 dicembre nella Sala del Trono del Palazzo Del Duca dai gruppi consiliari del Partito Democratico, Verdi per la Pace e Italia Dei Valori.
Obiettivo dei promotori dell’iniziativa è quello di coinvolgere la città in una riflessione collettiva per arrivare a definire una strategia condivisa capace di orientare un piano di azione locale volto a tutelare la scuola pubblica nella nostra città. continua

Sciopero generale 12 dicembre 2008
Tutte le iniziative delle varie città: http://www.cgil.it/nuovoportale/Banner/SCIOPERO121208/Piazze.htm

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