martedì 3 febbraio 2009

Scuola:"Maestra unica alle materne" Sindacati in allarme



L’assessore Moioli già da tempo aveva promesso una nuova flessibilità degli orari negli asili. E dalla primavera scorsa aveva espresso l’intenzione di omologare il calendario e l’organizzazione delle scuole comunali sul modello di quelle statali
di Zita Dazzi
Non più due, ma una sola maestra per classe nelle scuole materne. La denuncia è dei sindacati. Anche se sulla riorganizzazione del personale negli asili non c’è ancora niente di ufficiale, loro sono già sul piede di guerra. E' stata convocata un’assemblea generale delle educatrici in servizio nelle 170 materne comunali, frequentate da 23mila bambini da tre a cinque anni. Il 13 ci sarà addirittura uno sciopero e i sindacati milanesi metteranno al centro della mobilitazione proprio la vertenza asili.

La Cgil funzione pubblica, assieme alle altre organizzazioni sindacali, ha chiesto un incontro urgente all’assessore comunale all’Educazione, Mariolina Moioli, per capire le novità nella organizzazione decise in largo Treves e in questi giorni comunicate, in via informale, alle dirigenti e alle maestre nelle scuole dai dirigenti comunali. L’assessore Moioli già da tempo aveva promesso una nuova flessibilità degli orari negli asili e dalla primavera scorsa aveva espresso l’intenzione di omologare il calendario e l’organizzazione delle scuole comunali sul modello di quelle statali.

«Non ci sono novità», spiega adesso la Moioli. Dall’assessorato precisano che «è prematuro parlare di riorganizzazione del servizio. Ora ci stiamo occupando della circolare sulle iscrizioni, che uscirà a giorni». Ma i sindacati rilanciano l’allarme e sono pronti a chiedere la collaborazione dei genitori. «Per quel che abbiamo capito, dalle prime riunioni fra dirigenti scolastiche e funzionari dell’assessorato, in ogni classe ci sarà una maestra a coprire il turno dalle 8 alle 14 e una seconda maestra che sarà presente dall’orario del pranzo fino all’uscita, alle 16, o alle 18 per chi sceglie l’orario prolungato», spiega Tatiana Cazzaniga, della Camera del lavoro. «Questo smonterebbe completamente il funzionamento tradizionale dei nostri asili. Le classi hanno fino a 26-29 bambini e solo la presenza contemporanea di due maestre, per almeno una parte dell’orario, permette di svolgere attività complesse, come la manipolazione, la pittura e le altre attività creative».

Comunicazioni ufficiali non ce ne sono ancora, ma i sindacati denunciano «l’applicazione del modello della riforma Gelmini alle scuole dell’infanzia, col maestro prevalente e lo scadimento di qualità».

(La Repubblica Milano 02 febbraio 2009)

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