Li aveva messi in commercio la catena Primark
Roma, 14 apr. (Apcom) - La catena di negozi di abbigliamento low cost inglese Primark è stata costretta a ritirare dal mercato dei bikini imbottiti per bambine di sette e otto anni. Travolta dalle polemiche e dalle critiche ha i tolto dai suoi espositori i costumi dello scandalo.
Numerose associazioni di protezione dei minori hanno accusato la Primark di incoraggiare la pedofilia. Grazie all'imbottitura, infatti,sembrava che delle bimbe di sette o otto anni avessero già un seno molto pronunciato rendendo le ignare bambine degli oggetti sessuali. I costumi costavano appena quattro sterline ed erano disponibili in due versioni: rosa con delle stelline dorate o nero a pois bianchi ed erano un pezzo di punta della collezione estiva della catena.
Shy Keenan, una consulente che si occupa di protezione dei minori e che aiuta le vittime dei pedofili, è indignata e ha sottolineato: "Non finiamo di stupirci del fatto che alcuni negozi siano pronti a sfruttare i soldi dei pedofili, che alimentino un mercato così orrendo - ha detto - Come difensore di vittime so che non si dovrebbe mai rendere i bambini oggetti sessuali: possono imparare a essere sexy in un modo adulto, ma nessuno insegna loro cosa fare se ricevono delle attenzioni non gradite da qualcuno".
Anche il leader dei conservatori David Cameron, candidato alle prossime elezioni, ha criticato fortemente i bikini dello scandalo definendo la vendita di un tale prodotto un fatto "vergognoso". Proprio mentre presentava il suo manifesto elettorale, Cameron ha sottolineato che è necessaria una maggiore responsabilità opposta alla "prematura commercializzazione e trasformazione in oggetti sessuali dei bambini" proposta dai media e dalle aziende.
Intanto la catena di abbigliamento low cost ha donato a un'organizzazione benefica che si occupa di bambini i profitti finora ottenuti.
1 commento:
-.-" bikini imbottiti....allibita!
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