mercoledì 14 aprile 2010

Pedofilia/Savona, il vescovo Lupi risponde a Zanardi:" Il sacerdote sarà ridotto a stato laicale"

Savona, allontanato un sacerdote per pedofilia Il vescovo: "Sarà ridotto allo stato laicale"

Savona, allontanato un sacerdote per pedofilia Il vescovo: "Sarà ridotto allo stato laicale"

Monsignor Lupi ha risposto a Francesco Zanardi fondatore del movimento Gay Italiani
l'uomo aveva anche scritto al Papa per denunciare di avere subito violenze da ragazzino
Un gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoto a Malta


SAVONA - Un sacerdote della diocesi di Savona accusato di pedofilia è stato allontanato lo scorso settembre dall'esercizio della funzione ed è in corso la pratica canonica per la riduzione allo stato laicale. Lo ha rivelato oggi il vescovo di Savona-Noli, monsignor Vittorio Lupi, in risposta a Francesco Zanardi, il savonese che aveva denunciato pubblicamente di essere stato violentato all'età di 13 anni dal sacerdote in questione. Zanardi era arrivato anche a scrivere al Papa per raccontare la sua vicenda.

Imprenditore nel settore informatico, 38 anni, fondatore del movimento Gay Italiani, Zanardi aveva ricordato le denunce fatte in passato alla stessa diocesi alle quali, ha affermato, non è stata data risposta. Oggi ha portato personalmente alla diocesi una lettera in cui chiede le dimissioni del vescovo. Monsignor Lupi ha subito replicato alle critiche con una nota in cui spiega: "in riferimento alla situazione del sacerdote verso il quale sono state avanzate accuse di pedofilia preciso che egli dal settembre 2009 non esercita più il ministero sacerdotale ed è in corso la pratica canonica per la sua dimissione dallo stato clericale". La diocesi, ha aggiunto il vescovo, "rimane disponibile ad ogni ulteriore chiarificazione nelle sedi competenti, affinché la verità possa emergere pienamente".

"In riferimento alla campagna mediatica sviluppatasi in questi giorni - ha detto l'alto prelato - con affermazioni non vere e anche calunniose nei confronti della diocesi, mi riservo di valutare eventuali iniziative legali". Francesco Zanardi, ha intanto annunciato al vescovo di avere predisposto "tutti gli elementi di prova in mio possesso per compiere regolare denuncia al magistrato del suo comportamento gravemente omissivo e di danno per la Chiesa e i suoi fedeli".

Il sacerdote allontanato, N.G., ha circa 55 anni e per molto tempo ha retto una parrocchia del savonese. Secondo quanto appreso negli ambienti diocesani, il parroco aveva chiesto lo scorso anno un temporaneo allontanamento dal territorio, una sorta di anno sabbatico. Nel frattempo però, la diocesi ha deciso di allontanarlo in modo definitivo.

Nella risposta a Zanardi, il vescovo Vittorio Lupi ha spiegato che "soprattutto in questo momento di grande dolore per tutta la nostra Chiesa, invito alla preghiera, al discernimento e all' accompagnamento di tutte quelle persone che hanno sofferto, o vivono con sofferenza i nostri limiti e le nostre fragilita". Zanardi, nella lettera a Lupi afferma tra l'altro: "Mi rivolgo a lei, con rispetto filiale, nella sua qualità di Vescovo della Diocesi di Savona-Noli nella quale vivo e nella quale purtroppo ho subito per anni abusi da parte di un sacerdote. Solo di ieri, la notizia che la Santa Sede nel 2003, indicò tramite una precisa direttiva ai Vescovi di denunciare eventuali casi di pedofilia nelle Diocesi, direttiva ignorata totalmente sia da lei che dal suo predecessore, malgrado le mie molteplici denunce e pure quelle di un sacerdote, velocemente ed opportunamente intimidito e tacitato per impedirgli di continuare le sue denunce a fronte del clero e che hanno portato solamente alla personale rovina, voluta proprio dalla Diocesi di Savona per impedirmi di proseguire le mie legittime proteste".

"Alla luce di tutto ciò - ha aggiunto Zanardi - per il rispetto di Santa Romana Chiesa, per il rispetto del Cristo sceso sulla terra a sacrificarsi per noi, le chiedo formalmente di dimettersi dal suo magistero di Vescovo della Diocesi di Savona e Noli, avendo tollerato che un sacerdote pedofilo continuasse a compiere gravissimi crimini contro l'umanità, rendendosi complice di un criminale che tanto danno ha fatto e sta continuando a fare, in Italia e all'estero".

(la repubblica 14 aprile 2010)

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