Longobardi. L’esecutivo contro la legge Gelmini
dal sito Amantea online
Scritto da s.s. - Calabria Ora 16/01/2009
LONGOBARDI - La giunta di Longobardi, di cui è sindaco Aurelio Garritano, relativamente alla legge Gelmini in materia di istruzione, ha emanato una propria delibera. All’interno della stessa, tra le altre cose, viene chiesto «Alle autorità competenti , che la situazione delle scuole di Longobardi resti quella attuale ». E cioè: «Scuola dell’infanzia e scuola primaria nella loc. Marina e scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria nel centro storico, persistendo tutte le caratteristiche necessarie a che ciò avvenga; di dare ampio margine di manovra, invece, sulla collocazione di Longobardi nell’Istituto Comprensivo di competenza, che può essere sia l’attuale, cioè Belmonte, sia Fiumefreddo, anche se, forse, la cosa più giusta sarebbe quella di riunire i tre Comuni sotto un unico Istituto». Il sindaco, in merito, ha dichiarato: «L’applicazione pratica della cosi detta legge-Gelmini potrebbe provocare disservizi e disagi, con l’eventuale soppressione di plessi scolastici, anche in considerazione della notevole problematicità dei trasporti». E ancora: «A Longobardi (210 alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria) sono presenti due plessi, uno al Borgo ed uno alla Marina». La permanenza degli stessi «è necessaria, in quanto l’eventuale accorpamento, con il vasto territorio che ci ritroviamo, con molte abitazioni sparse nelle numerose località e contrade, non consentirebbe al Comune di poter garantire il servizio di trasporto degli alunni, e qualora fossimo costretti a farlo, c’è la certezza che gli stessi non arriverebbero mai in orario per le lezioni». L’accorpamento, inoltre, non può avvenire perchè «il plesso del Borgo non ha gli spazi sufficienti a garantire la sicurezza e una decente attività scolastica». Per quanto riguarda, invece, l’istituto comprensivo «la permanenza delle scuole di Longobardi nell’ Istituto Comprensivo di Belmonte ha prodotto finora buoni risultati e pochi disagi, ma sarebbe lo stesso anche se dovessimo andare a Fiumefreddo».
16 gennaio 2009
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