Calcinacci sui banchi: "Bimbi salvi per miracolo".Panico alla scuola materna
di Gabriele Isman
«È stato un miracolo. Poteva essere una strage». Le parole di un genitore tradiscono tutta la paura vissuta: i tredici bambini della classe di materna - età compresa tra i tre e i cinque anni - presenti ieri a scuola erano nella stessa aula che in tutto conta circa 20 metri quadrati. Non tutti gli iscritti si erano presentati a lezione, e la maestra, Maria Albamonte, aveva suggerito ai 13 presenti di lasciare i banchi e giocare attorno al tavolo. Soltanto per questa casualità, il bilancio non è stato drammatico. «Sembrava fosse scoppiata una bomba. Il rumore si è sentito forte qui dentro», racconta chi era nei corridoi, con i bambini anche delle altri quindici classi spaventati come forse a loro non era mai capitato prima.
È la preside, Pina Blandano, a raccontare quei momenti: «I bambini erano impegnati a colorare, ritagliando e incollando attorno a un tavolo fortunatamente in una zona non toccata dal crollo, avvenuto all´ingresso dell´aula, proprio di fronte alla porta. La maestra ha avvertito un botto e la polvere che si stava sollevando da terra. Nonostante tutto, è riuscita a mantenere la calma ed evitando scene di panico, a trasferire i bambini in un´altra aula, dove hanno potuto tranquillamente continuare con l´orario di lezione». Con loro, quella stessa maestra che in tanti definiscono «amatissima» dai bambini.
È ancora la preside a raccontare: «Ho avvertito il 115 e il proprietario dell´edificio, un privato che ha inviato un tecnico».
In dieci minuti i vigili del fuoco sono arrivati nello stabile in affitto e in un´ora hanno verificato lo stato dell´aula e di tutto l´edificio, una palazzina a un piano. «Hanno effettuato il monitoraggio - dice ancora la preside - sono stati perfino sul tetto e non hanno rilevato macchie di umidità o lesioni».
Secondo i tecnici, le infiltrazioni risalgono a qualche anno fa e sono peggiorate nel tempo «Adesso però, mi hanno assicurato che non ci sono problemi. Nei prossimi giorni provvederò alla messa in sicurezza dell´aula» annuncia Blandano. Inutile rivolgersi al Comune: «Dagli uffici del settore Edilizia scolastica mi hanno risposto "Fateci un fax, interveniamo soltanto con un fax"» racconta ancora la preside. Tra Natale e Capodanno la proprietà della struttura aveva mandato un proprio tecnico a verificare le condizioni di sicurezza dell´edificio.
All´uscita dei bambini, attorno alle 12,45, la rabbia dei genitori non ha tardato a manifestarsi: «Siamo intenzionati a non far entrare i nostri figli», racconta Fulvio Di Martino, padre di due bimbe: la piccola - quattro anni appena - era fra i tredici alunni presenti ieri mattina nell´aula 12, la più grande è in quarta elementare. «È stata una fortuna che nessuno dei bambini sia rimasto ferito. Vogliamo l´assoluta certezza che i locali siano agibili, temiamo per l´incolumità degli alunni. Per questo le mie figlie non entreranno a scuola fino a quando gli edifici non saranno dichiarati sicuri. Intanto resteranno con me a casa».
Secondo i vigili del fuoco, non vi sarebbero altri pericoli, «però davvero - conclude chi era nei corridoi - è stato un miracolo che non sia successo nulla di grave». Dagli stessi operatori della sala operativa dei pompieri spiegano che «sì, in tanti hanno chiamato da numerose scuole, tra genitori e direttori scolastici. Noi andiamo, ma molto spesso sono falsi allarmi. Ci pare davvero una psicosi».
(La Repubblica 14 gennaio 2009)
Nessun commento:
Posta un commento