"... divieto per colui che ha commesso il reato di svolgere, nei cinque anni successivi alla cessazione dell’esecuzione della pena, lavori a contatto con i bambini"
di Roberta Lerici
Non so se sia un errore del giornalista, ma oggi ho letto che nella proposta di legge Gasparri contro la pedofilia, sarebbe consentito il ritorno all'attività a contatto con i bambini dei pedofili condannati in via definitiva, dopo cinque anni dalla cessazione dell'esecuzione della pena. In pratica, se un giovane bidello o un giovane insegnante, venisse condannato a sei anni di carcere, dopo 11 anni potrebbe tornare a lavorare in una scuola. Spero che questo sia un errore di trascrizione del giornalista, o un fraintendimento, infatti nelle prime interviste rilasciate dal senatore Gasparri, non si parla di questo articolo. Per il resto concordo con le norme previste dal DDL Gasparri, in parte già presenti nella proposta di legge presentata dall'IDV il 23 luglio 2007 (testo integrale)
Ecco il link alle dichiarazioni odierne (leggi articolo) E un articolo di ottobre con la presentazione della legge:
Gasparri. Cure psichiatriche obbligatorie per i pedofili.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2008/10/26/128243-gasparri_pene_severe_pedofili.shtml
LA PROPOSTA Gasparri: "Pene severe per i pedofili e cure psichiatriche obbligatorie"Il senatore di An: "Né patteggiamento né rito abbreviato. E la lista dei condannati deve essere in mano alla polizia"
ROMA, 26 ottobre 2008 - "PENSIAMO di introdurre l’obbligo di sottoporsi a un trattamento psicoterapeutico sia durante la pena, sia nei cinque anni successivi alla scarcerazione».Con utilizzo di farmaci?«Siamo orientati a considerare un trattamento psicoterapeutico adeguato, per scavare nel passato e risalire alle cause di un comportamento sessuale deviato. Questa la nostra convinzione anche se non mi straccerei le vesti a discutere di quella che viene chiamata ‘castrazione chimica’, che non è nulla di cruento ma solo la somministrazione di alcuni farmaci».Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, spiega la proposta presentata al Senato, primi firmatari Laura Allegrini e lo stesso Gasparri, per combattere il fenomeno della pedofilia e della pedopornografia.Quali sono le misure previste?«Per questi imputati non si può accedere né al patteggiamento né al rito abbreviato. Ciò che dobbiamo fare con urgenza è garantire adeguato contrasto verso un fenomeno che genera grande allarme sociale. La proposta è frutto di uno studio attento al quale hanno collaborato psicologi, sociologi e anche l’Osservatorio per i diritti sui minori».Si esamina anche il dopo? Una volta fuori dal carcere?«Sono previste limitazioni come l’interdizione di qualsiasi attività a contatto coi minori, la frequentazione di luoghi dove sostano i minori. Accorgimenti che devono funzionare nel senso della prevenzione: i dati dimostrano che, spesso, si tratta di persone recidive».Per questo si parla anche di un registro apposito a disposizione degli organi di polizia...«Un elenco dei condannati segreto per il pubblico, ma a disposizione delle forze dell’ordine perché si possa fare prevenzione davanti a scuole, oratori, luoghi di aggregazione dei più piccoli».Si dedica molta attenzione alla prevenzione...«È fondamentale. I condannati devono sottoporsi a trattamenti psichiatrici che cerchino di arrivare alla radice del problema: spesso dietro questi fenomeni ci sono anche episodi di violenza subiti e mai confessati. Insistiamo molto su questo sostegno, per prevenire il ripetersi di comportamenti deviati».Altre novità previste dal testo?«L’obbligo di comunicare l’indirizzo di residenza e gli eventuali spostamenti. L’introduzione del reato di associazione per delinquere finalizzata a reati di pedofilia, pedopornografia e sfruttamento dei minori con pene da 7 a 12 anni per gli organizzatori e da 5 a 10 anni per i partecipanti. Fondamentale, in questo quadro, l’apporto della polizia telematica che insegue sul web i pedofili e fa un ottimo lavoro».
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