Crollo della 'Jovine', in appello chieste condanne pesanti
Il Procuratore generale di Campobasso ha chiesto pene tra 3 e 7 anni per i 6 imputati al processo d'Appello per il crollo della scuola di S.Giuliano.
Il Procuratore generale di Campobasso ha chiesto pene tra 3 e 7 anni per i 6 imputati al processo d'Appello per il crollo della scuola di S.Giuliano.
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Il dottor Claudio Di Ruzza, che aveva evidenziato le "incongruenze" della sentenza di primo grado (che ha mandato tutti assolti) al termine della sua requisitoria ha chiesto sette anni di reclusione e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Giuseppe La Serra (progettista e direttore dei lavori) e Mario Marinaro (dipendente comunale, responsabile dell’iter per la sopraelevazione dell'edificio), cinque anni e l'interdizione perpetua per gli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino, e tre anni e tre mesi di reclusione e cinque anni di interdizione per l'ex sindaco di S.Giuliano, Antonio Borrelli e Giuseppe Uliano (titolare dell'impresa appaltatrice del primo lotto della scuola). Le accuse nei loro confronti sono di omicidio, disastro e lesioni colposi, concorso in falso ideologico. Il processo, rispettando la tabella di marcia imposta dai giudici, procede in modo rapido. La prossima udienza si terrà il 30 gennaio. La parola passerà alle parti civili e ai difensori. La sentenza è prevista per il 23 febbraio.
Il dottor Claudio Di Ruzza, che aveva evidenziato le "incongruenze" della sentenza di primo grado (che ha mandato tutti assolti) al termine della sua requisitoria ha chiesto sette anni di reclusione e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Giuseppe La Serra (progettista e direttore dei lavori) e Mario Marinaro (dipendente comunale, responsabile dell’iter per la sopraelevazione dell'edificio), cinque anni e l'interdizione perpetua per gli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino, e tre anni e tre mesi di reclusione e cinque anni di interdizione per l'ex sindaco di S.Giuliano, Antonio Borrelli e Giuseppe Uliano (titolare dell'impresa appaltatrice del primo lotto della scuola). Le accuse nei loro confronti sono di omicidio, disastro e lesioni colposi, concorso in falso ideologico. Il processo, rispettando la tabella di marcia imposta dai giudici, procede in modo rapido. La prossima udienza si terrà il 30 gennaio. La parola passerà alle parti civili e ai difensori. La sentenza è prevista per il 23 febbraio.
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