lunedì 12 gennaio 2009
Scuola. Caos pagelle, a Roma scatta ribellione: No a i voti in decimi
Roma, 12 gen. - È quasi tempo di pagelle nelle scuole elementari e medie e tra le riforme volute dal ministro Gelmini ce n'e' una che tocca proprio l'amato/odiato documento: tornano, da quest'anno, i voti in decimi. Ma non mancano i problemi. Non ci sono, infatti, i regolamenti attuativi del decreto che ha stabilito il "revival" delle votazioni con i numeri. Cosi' scattano gia' le prime defezioni. Alla scuola Maffi di Roma, ad esempio, e' stato deciso dal consiglio interclasse e dal consiglio di circolo con due mozioni di "mantenere il giudizio". Niente voti in decimi, insomma. Stessa musica alla scuola Iqbal Masiq e alla Marconi, sempre nella Capitale, dove non ci saranno i voti con i numeri ma solo "i vecchi giudizi. Sappiamo- spiega la preside della Masiq, Simonetta Salacone- che si tratta di una forma di disobbedienza civile, ma vogliamo che ci diano delle motivazioni pedagogiche chiare per spiegare questo cambiamento. Siamo dei professionisti, non dei meri esecutori". D'accordo con le novita' e', invece, la scuola media capitolina Settembrini. Secondo la preside Simona Pianese Longo "un 4 e un 5 sono piu' chiari rispetto ad un generico non sufficiente. E cosi' ci si toglie anche dall'impiccio del 'distinto' che non era mai chiaro se fosse un 8 o un 9". (Ami/ Dire)
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