«Giù le mani dai bambini», «Il Papa protegge i preti pedofili», «Chiesa senza abusi»: questi alcuni dei cartelli che sono stati esposti dai partecipanti ad un sit-in delle vittime di abusi da parte di preti pedofili che si sta svolgendo a Castel Sant'Angelo. Nel corso della manifestazione è stato contestato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana.
«Non c'è stato nessun problema e nessun incidente con i partecipanti alla manifestazione delle vittime della pedofilia davanti a Castel Sant'Angelo», ha cercato di chiarire il portavoce vaticano. «Semplicemente - ha tentato di spiegare il religioso - volevo salutare gli organizzatori, così mi sono avvicinato. C'erano i giornalisti e le televisioni ma i promotori dell'iniziativa non li ho visti, così sono tornato in ufficio alla Radio Vaticana, perché avevo degli impegni. Tutto qui: non è successo proprio nulla mentre ero lì».
«Il Papa faccia verità», ha fatto sapere Salvatore Domolo, ex prete e portavoce del gruppo di vittime di preti pedofili, sugli abusi sessuali subiti da bambini da parte di preti pedofili. «Ascolti le vittime dal basso e chieda direttamente a loro cosa fare», perché in questo scandalo «le vittime sono state completamente dimenticate, si è parlato solo di preti pedofili e Chiesa».
Domolo non pensa che per riparare ai danni subiti da queste persone la soluzione sia un incontro voluto dal Papa perchè, sostiene, «sarebbe solo un altro abuso, messo in atto per difendere l'immagine della Chiesa».
Piuttosto la Chiesa dovrebbe mettersi «a servizio del popolo, abbandonare l'intento di difendere Dio per difendere il potere» e aiutare le vittime nella ricerca della verità.
Domolo ha partecipato all'incontro mondiale organizzato a Roma dall'associazione "Survivor's voice" per tutte le vittime di abusi compiuti da «uomini di Chiesa». «Questo evento - ha detto a margine di un incontro con la stampa prima del sit a Castel Sant'Angelo - avrebbe dovuto organizzarlo la Chiesa». E tra le altre cose, «essendo ricca e strapotente, potrebbe anche mettere a disposizione dell'opinione pubblica un'equipe di esperti, che una volta preso a cuore il tema della pedofilia, insegnerebbe a prevenirlo e curerebbe i pedofili». Ma la «vera soluzione», secondo Domolo, per arginare il fenomeno è «la rivisitazione del tema della sessualità, come assoluto valore dell'uomo. La Chiesa lo rilegge come un disvalore, ha una visione drammaticamente sporca della sessualità che porta alla perversione». Infine, Domolo mette in guardia le famiglie, invitandole a «non mandare tutti i giorni tutto il tempo i figli in oratorio: anche il prete che ha abusato di me era considerato un santo».
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