sabato 14 marzo 2009

Crisi, allarme Confindustria:"Servono i soldi veri"


(i soldi del Monopoli)
Si agisca in fretta per salvare le aziende che rischiano il fallimento»
Crisi, l'allarme di Confindustria:«Emergenza reale, servono soldi veri»
Marcegaglia a Berlusconi: «Emergenza vera, non boutade mediatica. Non vogliamo sussidi ma ossigeno»



Emma Marcegaglia (Ansa) PALERMO - «La crisi si sta aggravando, servono soldi veri su alcuni punti essenziali». A Palermo per il convegno biennale della Piccola Industria, Emma Marcegaglia non risparmia mezzi termini sull'entità della crisi. La crisi «è un'emergenza vera. Non è una boutade mediatica» ha detto Emma Marcegaglia, sottolineando con forza che questo «è il momento di usare il linguaggio della verità: rischiamo di perdere i veri campioni del made in Italy». «Tacere - ha aggiunto - significherebbe tradire il Paese». Poi un appello rivolto direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Se non si agisce in fretta e non si stanziano fondi veri» le imprese rischiano di fallire. «Ci rivolgiamo a lei - ha detto la Marcegaglia riferendosi al premier - perché il governo sia pienamente consapevole della gravità della situazione e assicuri il sostegno alle imprese». «È venuto il momento - ha scandito - di una risposta da parte sua, signor presidente. Adesso servono soldi veri».

«FONDI SUBITO» - «Siamo responsabili e conosciamo bene le difficoltà del debito pubblico e delle condizioni internazionali per il suo finanziamento - ha proseguito Marcegaglia -. Noi imprenditori vogliamo dare risposte continuando a investire. Ma proprio per questo i denari a sostegno delle imprese devono essere veri, certi e arrivare subito. Non chiediamo sussidi, ma ossigeno per poter sopravvivere alla tempesta ed essere poi in grado di cavalcare la ripresa appena arriverà. E siamo tra i pochi - ha precisato - che ancora pensiamo che, se agiamo bene, potrà arrivare alla fine di quest'anno». La presidente degli industriali ha quindi invitato a porre al centro l'impresa «senza perdere altro tempo». «Bene gli ammortizzatori sociali, bene l'aumento dell'indennità ai cocopro. Ma c'è un'emergenza ancora più fondamentale della disoccupazione. - ha specificato - Se migliaia di piccole imprese chiudono e spariscono, i disoccupati potranno anche avere tutti l'assegno di disoccupazione ma poi non avranno dove tornare a lavorare».
INCONTRO - Il premier e la presidente di Confindustria, sentitisi telefonicamente dopo l'intervento della Marcegaglia a Palermo, si sono dati appuntamento martedì pomeriggio per un confronto sulla grave crisi economica e sui provvedimenti urgenti da prendere.
LE RICHIESTE - Gli industriali, ha spiegato la loro leader nel corso del convegno nel capoluogo siciliano, chiedono un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l'avvio dei cantieri anche più piccoli e uno sgravio fiscale per «le imprese che fanno uno sforzo importante nel capitalizzare». «Non vi è dubbio - ha infatti aggiunto la leader degli industriali - che le aziende con poco capitale non riusciranno a sopravvivere». Il credito è la prima cosa che industriali chiedono, «perché è essenziale per la sopravvivenza delle imprese. Non vogliamo vedere i conflitti istituzionali che oggi vediamo - ha aggiunto Marcegaglia -, ma una grande collaborazione tra Banca d’Italia e Governo, tra imprese e banche perché da questo dipende la sopravvivenza delle imprese».

«I DATI? NON SONO DRAMMATICI» - Per affrontare la crisi occorre mettere in piedi «qualcosa di coesivo», qualcosa che coinvolga maggioranza e opposizione «sia sul territorio sia a Roma»: questa la proposta dell’ex ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, che nel corso del suo intervento al Forum di Confcommercio a Cernobbio ha sottolineato la necessità in questa fase di «tavoli di crisi e di solidarietà. Dei luoghi di convergenza, sia sul territorio sia a Roma, dove ciascuno deve dare la propria disponibilità». A Cernobbio Bersani ha anche lanciato l’allarme evasione fiscale, invitando il governo a reintrodurre con decreto le norme approvate dal governo Prodi. Parole più rassicuranti sulla crisi economica sono arrivate invece da Maurizio Sacconi. Arrivando al convegno di Rete Italia a Riva del Garda, Il ministro del Lavoro ha assicurato che «i dati ci segnalano una difficoltà crescente, ma non sono drammatici se li confrontiamo ad altre stagioni del passato».
14 marzo 2009

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