domenica 26 ottobre 2008

CIRCO MASSIMO: DELUSI DA VELTRONI, IN PIAZZA PER IL PD

Di Roberta Lerici
Strana la "piazza" di oggi. C'erano tutti, (almeno un milione di persone) perchè tutti sanno che a questo governo bisogna opporsi. Ma se dovessi dire quale fosse lo stato d'animo del popolo del PD, l'ultimo aggettivo che mi verrebbe in mente sarebbe "sereno". Non c'era serenità al Circo Massimo, ma persone preoccupate. Preoccupate per il futuro, preoccupate per il presente. C'era il gazebo del Manifesto, che rischia di chiudere, e raccoglieva offerte, c'era il gazebo dei socialisti che raccoglievano firme, ma erano troppo lontani per capire cosa chiedessero di firmare. Preso d'assalto il gazebo dell'IDV per la raccolta firme del referendum contro il Lodo Alfano, quello che Veltroni non appoggia ma Parisi sì. Il popolo del PD non obbedisce ai dettami del capo e firma contro il Lodo Alfano, chiede se c'è anche Di Pietro, (sotto il gazebo anche lui tutto il giorno). Vuole che PD e IDV siano alleati, come dimostra il
sondaggio commissionato da Repubblica. Sono più responsabili e lungimiranti del loro leader. In Parlamento ci sono solo le loro due forze: a che pro smarcarsi per fare "un'opposizione diversa"? Anche Casini ha annunciato di non scendere in piazza perchè "l'UDC è diversa, l'opposizione la fa in parlamento". Davvero? E come fa a farla se sono in quattro? Se ognuno dei partiti di opposizione dicesse, "La nostra è un'opposizione diversa", sparirebbe anche quella poca opposizione che si può fare quando i numeri sono così impietosi. Io credo che oggi "essere diversi" sia una colpa imperdonabile. E poi, diversi da chi? I mille distinguo sul come-fare-cosa, hanno portato alla situazione attuale. Una situazione dove il leader del PD oggi riceve un'ovazione per aver detto che "l'Italia è un paese antifascista". E' questa la frase simbolo della giornata, quella che dovrebbe farci capire quanti passi indietro abbia fatto la nostra democrazia negli ultimi mesi. Voglia di manifestare insieme, tanta. C'erano anche i comitati "No Dal Molin" con uno striscione di 30 metri. C'erano tanti ragazzi, ma tanti erano anche gli ultraquarantenni tornati a manifestare dopo anni. Parla solo Veltroni. Archiviato Jovanotti, si chiude con l'inno di Mameli. Forse l'Italia s'è desta. E Berlinguer sembra così lontano...

Il discorso di Veltroni (versione integrale)

autore R.Lerici-25 ottobre 2008- Questo articolo è riproducibile a condizione che si citi autore e link attivo www.bambinicoraggiosidue.blogspot.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi chiedo dove sia stata l'opposizione fino ad ora e mi rispondo: a bofonchiare ogni tanto tiepide frasucce da copione, preoccupata di riorganizzarsi al suo interno in vista di una strategia politica da presentare alle prossime elezioni, quasi come tutto ciò che avvenisse in Italia non la riguardasse.
E finalmente un movimento trasversale che da solo si organizza, unito, compatto, tenace e sempre più grande, che senza essere coordinato da uno schieramento politico scende in piazza continuamente e sempre con più forza.
Ed ecco arrivare la sinistra a cavalcare la protesta, per acquistare la visibilità (e l'elettorato) che ha perso in tutto questo tempo, alzando i toni, facendo la voce grossa, autoproclamandosi promotrice di iniziative partite spontaneamente e infangando la purezza di un evento tanto bello quanto inedito.
La destra ha paura di questo movimento perchè ha capito che la gente non si lascia facilmente abbindolare da soubrettine e spot quando sa di cosa parla.
La sinistra ha paura di questo movimento perchè ha capito che la gente sa organizzarsi da sola senza che ci sia nessuna bandiera al di sopra di essa.
Io sono schifata e amareggiata.
Spero che dalle macerie che resteranno uscirà un'umanità più libera.