Fondamentale continuare per far aprire occhi su tenuta democrazia
SCUOLA: BERLUSCONI, ANDIAMO AVANTI CON DL GELMINI
Milano, 26 ott. (Apcom) - Il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, ritiene che le contestazioni contro i provvedimenti del Governo sulla scuola e sull'università, non indurranno certo la maggioranza a fare marcia indietro, ma nel lungo periodo saranno fondamentali perchè rappresentano "una prima crepa nella diga" costruita dalla maggioranza e dal suo "gruppo di potere".
"Nel breve termine - ha detto l'ex pm rivolto a una platea di studenti e militanti dell'Idv in un convegno sulla riforma Gelmini - la legge non ve la toglie nessuno, ma la contestazione permetterà di aprire gli occhi a tutti quanti". Nel complesso, secondo Di Pietro, quella presentata dal Governo sulla scuola "è una legge sbagliata sulla quale molti italiani potranno e dovranno riflettere. Per questo la contestazione è fondamentale, non tanto per il fatto 'Gelmini sì o Gelmini no' ma per la tenuta della democrazia di questo Paese. Per questo nessuna formazione politica deve metterci il cappello sopra".
Di Pietro ha rilevato che proprio sulla scuola "Berlusconi si è arrabbiato per la prima volta. Ha detto 'è colpa dei giornali', ma sono tutti suoi. Per la prima volta si è reso conto di una informazione orizzontale che non controlla più".
Di Pietro si è detto pessimista anche sulla possibilità che l'opposizione possa incidere sui decreti attuativi, ma ha ribadito infine che sul tema "della scuola, dell'istruzione e della formazione possiamo costruire non solo un'opposizione oggi, ma un futuro domani. Far comprendere ai cittadini che in gioco è la democrazia".
Milano, 26 ott. (Apcom) - Il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, ritiene che le contestazioni contro i provvedimenti del Governo sulla scuola e sull'università, non indurranno certo la maggioranza a fare marcia indietro, ma nel lungo periodo saranno fondamentali perchè rappresentano "una prima crepa nella diga" costruita dalla maggioranza e dal suo "gruppo di potere".
"Nel breve termine - ha detto l'ex pm rivolto a una platea di studenti e militanti dell'Idv in un convegno sulla riforma Gelmini - la legge non ve la toglie nessuno, ma la contestazione permetterà di aprire gli occhi a tutti quanti". Nel complesso, secondo Di Pietro, quella presentata dal Governo sulla scuola "è una legge sbagliata sulla quale molti italiani potranno e dovranno riflettere. Per questo la contestazione è fondamentale, non tanto per il fatto 'Gelmini sì o Gelmini no' ma per la tenuta della democrazia di questo Paese. Per questo nessuna formazione politica deve metterci il cappello sopra".
Di Pietro ha rilevato che proprio sulla scuola "Berlusconi si è arrabbiato per la prima volta. Ha detto 'è colpa dei giornali', ma sono tutti suoi. Per la prima volta si è reso conto di una informazione orizzontale che non controlla più".
Di Pietro si è detto pessimista anche sulla possibilità che l'opposizione possa incidere sui decreti attuativi, ma ha ribadito infine che sul tema "della scuola, dell'istruzione e della formazione possiamo costruire non solo un'opposizione oggi, ma un futuro domani. Far comprendere ai cittadini che in gioco è la democrazia".
SCUOLA: BERLUSCONI, ANDIAMO AVANTI CON DL GELMINI
"Andiamo avanti", anche perche' le critiche al decreto Gelmini "sono strumentali". Cosi' il premier Silvio Berlusconi replica all'appello lanciato ieri dal leader Pd, Walter Veltroni, di ritirare il decreto sulla scuola e aprire un confronto. "Andiamo avanti a governare - spiega Berlusconi - a fare le cose di buon senso che sono nel programma, qualunque cosa dica Veltroni o chiunque altro dell'opposizione. Hanno usato strumentalmente la scuola, pensate all'universita' dove non abbiamo ancora fatto nulla e gia' hanno mosso critiche e studenti nelle strade con strumentalizzazioni difficilmente definibili". (AGI) - Roma, 26 ott. -
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