martedì 1 novembre 2011

Rifiuti, a Malagrotta scatta l'allarme: rigonfiamenti e crateri nella discarica

La Commissione sicurezza: subito piani di evacuazione. I Verdi attaccano: il centrodestra cade sempre dalle nuvole


ROMA - I cittadini che abitano nei dintorni di Malagrotta, la discarica che chiuderà a marzo 2012 dopo 30 anni, lanciano l'allarme: «un rigonfiamento abnorme del terreno di discarica», un muretto «rapidamente ricostruito» dopo aver «dato segni vistosi di collasso», «fenditure e crateri di diversi dimensioni che si sono aperti».

In una lettera ai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) il presidente del Comitato Malagrotta Sergio Apollonio segnala «un fenomeno sicuramente anomalo intervenuto in questi ultimi giorni sul versante della discarica che scende verso Via degli Oleodotti, dov'è situato l'impianto-deposito Lampogas (impianto a rischio di incidente rilevante), a sua volta contiguo al gassificatore». Secondo Apollonio, dalle foto realizzate sarebbe evidente che «il terreno è intriso di biogas e di percolato e questi movimenti e trasformazioni anomale fanno parte delle dinamiche della megadiscarica, che negli anni e nei decenni hanno provocato frane più o meno rovinose».

«Chiediamo agli organismi preposti di fare subito chiarezza - dice il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori - È necessario verificare cosa sta succedendo, ma anche attivarsi subito per la redazione dei Piani di evacuazione previsti per i siti a rischio, così come dettato dalle norme Ue. Malagrotta è una zona ad alto rischio ambientale, sulla quale insistono, oltre alla discarica, al gassificatore e al contiguo impianto di gas, anche l'inceneritore dei rifiuti ospedalieri e la raffineria di Roma: troppo per attendere ancora mettendo a repentaglio la sicurezza degli abitanti del quartiere e degli stessi lavoratori dei vari siti».


«Il centrodestra capitolino cade sempre dalle nuvole - commenta il presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio - Appare incredibile infatti che il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, solo ora si accorga del fatto che a Malagrotta manca il Piano d'evacuazione esterna per i siti a rischio industriale rilevante che andrebbe redatto in dagli Enti Locali, Comune compreso». I Verdi presenteranno un'interrogazione alla Regione sul caso di Malagrotta, che dal prossimo anno sarà sostituita da due discariche provvisorie.
Lunedì 31 Ottobre 2011 - 21:20    Ultimo aggiornamento: Martedì 01 Novembre - 10:34
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=168423

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