La circolare n.63 che indica agli Uffici scolastici regionali il taglio di ulteriori complessivi 5.000 docenti ed Ata rispetto all’organico di fatto.
di A.G.
Per Flc-Cgil e Gilda il Ministro aveva promesso che avrebbe fatto del tutto per attenuare la forte riduzione di organici. Ed ora emerge il problema sicurezza: oltre alle classi affollate e la suddivisione delle classi in più plessi per i collaboratori scolastici si profilano turni di lavoro massacranti.
E’ forte la delusione dei sindacati a seguito della circolare n.63 che indica agli Uffici scolastici regionali il taglio di ulteriori complessivi 5.000 docenti ed Ata rispetto all’organico di fatto. La notizia, peraltro già annunciata dal Capo dipartimento del Miur alle stesse organizzazioni sindacali nell’incontro del 2 luglio, rischia ora di determinare un ulteriore strappo tra viale Trastevere e i rappresentanti dei lavoratori. Soprattutto perchè lo slittamento dei 5.000 tagli sull’organico reale sembrava rappresentare una sorta di “sconto” ai 42.000 totali previsti in Finanziaria. Ed inoltre, sempre in base a quanto riportato dagli stessi sindacati, in più occasioni nei mesi scorsi ci sarebbe stato un serio impegno in questa direzione da parte del primo responsabile del Miur.
Tanto che oggi, a caldo, la Flc-Cgil sostiene amaramente che nella circolare ministeriale non si ravvisa “alcun riscontro positivo rispetto alle dichiarazioni e agli impegni del ministro Gelmini ad attenuare il taglio agli organici”. Una delusione ribadita anche il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, il quale sostiene che “l’emanazione della circolare sull’organico di fatto smentisce le assicurazioni del ministro Gelmini su un ‘addolcimento’ dei tagli”.
I giochi però sono fatti. E, promesse a parte, i sindacati già pensano al nuovo anno. Si cui “pesano molte incognite ,prima fra tutte - continua Di Meglio – quella relativa al personale docente che, a causa dei drastici tagli stabiliti da viale Trastevere, mette a rischio il funzionamento ordinario delle attività didattiche”. Ma a preoccupare non poco è non solo la questione organici, la cui riduzione, solo in parte attenuata dai pensionamenti, faranno piombare nella disoccupazione migliaia di precari. Ma anche il fattore sicurezza.
I sindacati fino all’ultimo hanno chiesto un adeguamento a tutte quelle situazioni scolastiche dove sarebbe stato necessario introdurre almeno un collaboratore scolastico per ogni plesso e per ogni turno. “Ma nel testo finale della circolare – commenta la Flc-Cgil - questo passaggio, da noi fortemente richiesto, non è stato inserito cosi come il rispetto dovuto agli obblighi del Ccnl. Non si può imporre al personale, come già accade oggi, orario straordinario e turni di lavoro massacranti”.
Sintomatico che anche un sindacato che difenda gli insegnanti, la Gilda, insista su questo punto: il provvedimento “considerata anche la suddivisione di molte scuole in più plessi” potrebbe non “garantire il livello minimo di sorveglianza”. Ciò anche perchè “si prevedono – conclude Di Meglio - classi molto sovraffollate che provocheranno il mancato rispetto dei parametri relativi alla sicurezza”.
07/07/2009 la tecnica della scuola
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