L'Aquila, si cercano altri supersiti
Si continua a scavare nella notte, con l'ausilio di due ruspe, nella palazzina crollata a L'Aquila, in via D'Annunzio, dove in precedenza geofoni e cani avevano percepito qualcosa. La speranza è che possa esserci qualcuno che dia segni di vita sotto le macerie. "Scaveremo fino in fondo", aveva detto in precedenza il comandante generale dei vigili del fuoco, Antonio Gambardella, parlando di alcuni segnali rilevati dagli strumenti.
TERREMOTO: GAMBARDELLA (VIGILI DEL FUOCO), SU SUPERSTITE NON CI FACCIAMO ILLUSIONI MA CONTINUIAMO A SCAVARE
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l'Aquila, 10 apr. (Adnkronos) - Sulla presenza di una persona che potrebbe essere ancora in vita tra le macerie dell'edificio crollato in via D'Annunzio, a L'Aquila, "non ci facciamo troppe illusioni ma proseguiremo a scavare fino a quando non avremo certezze assolute". Lo sottolinea l'ingegnere Antonio Gambardella capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che in queste ore sta seguendo personalmente le operazioni di scavo dei detriti dopo la segnalazione delle apparecchiature tecniche dei vigili del fuoco, che avevano rilevato possibili movimenti all'interno della struttura. Una circostanza che sembrava essere confermata dal comportamento di 4 dei 6 cani addestrati delle unita' cinofile. "Abbiamo sentito un ticchettio, un rumore costante, ma potrebbe anche essersi trattato di una perdita d'acqua o dal rumore provocato da un frigorifero. Anche i cani hanno fiutato qualcosa e quindi e' il caso di proseguire le ricerche finche' non avremo certezze".
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