giovedì 23 febbraio 2012

LE IENE, GIOVANARDI: C'E' UN POLITICO CHE DIFENDE LA PEDOFILIA





Note di R.Lerici
Dopo aver difeso a spada tratta gli imputati di pedofilia all'asilo di Rignano Flaminio, lanciandosi in improbabili richieste di archiviazione del caso addirittura nel 2008, Carlo Giovanardi si lancia in questa nuova avventura: la caccia al "filopedofilo" in parlamento. Vedremo stasera a Le Iene che cosa ci dirà e se ci fornirà qualche indizio che ci illumini sull'eventuale "orco di Montecitorio" Di seguito l'articolo.


Giovanardi alle Iene: c'è politico che difende pedofilia 

 ROMA - «C'è un noto politico, presidente di regione, che difendeva l'amore tra gli adulti e i bambini, quella che si chiama pedofilia»: così Carlo Giovanardi, senatore del Pdl, intercettato dalla Iene (l'intervista sarà trasmessa stasera alle 21.10 su Italia 1 alle Iene Show). «Ma cosa c'entra la pedofilia, che è una malattia, con l'omosessualità?», ha obiettato la Iena che ha incalzato il parlamentare sulla nota vicenda dei Gay e della pipì per strada.
«Se lei parla con dei pedofili avrebbero qualcosa da dire sul fatto che sia una malattia», ha ribattuto Giovanardi. La battuta sul bacio tra due donne. È vero che ha detto che due donne che si baciano è come fare pipì in pubblico? «C'è sempre un contesto - ha risposto Giovanardi - in cui certe cose sono naturali ed altre no e alla giornalista che incalzava gli ho detto: scusi, ma per lei, fare pipì è la cosa più naturale e normale del mondo.
 Probabilmente se uno lo fa davanti a lei le potrebbe dare fastidio». «Se ostentatamente un uomo si mette a baciarsi con un uomo mi dà un senso di disagio e di fastidio - ha detto ancora Giovanardi -. È una mia reazione soggettiva che penso sia condivisa da milioni di italiani». L'amore tra due donne è meno rispetto all'amore tra un uomo e una donna? Giovanardi: «Allora, c'è una natura che ha costruito il mondo sugli uomini e sulle donne perchè dall'incontro degli uomini e delle donne nascono i bambini. Questa si chiama natura, è il diritto naturale. Checchè se ne dica, se tutti fossero omosessuali, in una generazione il mondo è finito». Mercoledì 22 Febbraio 2012 - 23:46 Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio - 08:42




IL MESSAGGERO 23 FEBBRAIO 2012

STORIE VERE, QUANDO E' GIUSTO TOGLIERE I FIGLI AI GENITORI -22 FEBBRAIO 2012

mercoledì 25 gennaio 2012

Terremoto l'Aquila, intercettazione Bertolaso: "La riunione della Grandi Rischi sarà un'operazione mediatica"

Bambina contesa a Roccastrada: "I Fatti Vostri" 24 gennaio 2012 (video)

Grosseto: bimba contesa si sente male, tra un settimana rimpatrio in Germania Cronaca Grosseto, 13 gen. - (Adnkronos) - Si e' sentita male la piccola Jasmin, la bimba di 8 anni contesa tra i genitori. Ieri pomeriggio il padre, un 57enne di origine tedesca, e' andato a Roccastrada (Grosseto) dove la bambina vive con la madre, una donna di 42 anni di origine iraniana. L'uomo, che ora vive in Baviera, ha ottenuto dai giudici di Kempten la custodia e vuole riportarla in Germania. La decisione e' slittata di una settimana, e a meno di pronunciamenti del tribunale italiano, la piccola seguira' il genitore. La madre ha presentato ricorso, che non e' stato ancora discusso. ''Quando sono andata in Germania a riprenderla - ha detto la donna - mia figlia era denutrita e sottopeso di 14 chili. Nei giorni successivi mi ha raccontato che il padre faceva il bagno con lei, dormiva nudo nello stesso letto e le chiedeva di baciarsi reciprocamente il seno. Nonostante cio' i carabinieri la porteranno via per affidarla al mio ex marito''. FONTE http://www.liberoquotidiano.it/news/909605/Grosseto-bimba-contesa-si-sen...

domenica 22 gennaio 2012

RIANO E CORCOLLE: LA CONFUSIONE DELLA PROVINCIA E DEL CORRIERE DELLA SERA



Di Roberta Lerici

Sul Corriere della Sera di oggi, si parla del parere espresso dall'Autorità di Bacino Tevere su richiesta del movimento "No alle discariche" e appena consegnato a Prefettura di Roma e Regione Lazio, riguardo alla scelta di Corcolle come sito per una discarica.

Ritengo che la giornalista o l'assessore all'ambiente della Provincia di Roma, abbiano però fatto confusione.Infatti, mentre nell'articolo si parla esclusivamente di Corcolle, e tutte le dichiarazioni raccolte sono sulla prevista discarica a Corcolle, il titolo parla di una discarica a Riano.

Fra le dichiarazioni citate, poi, compare anche quella dell'assessore all'ambiente della provincia di Roma, Michele Civita, il quale dichiara: «sono in generale le condizioni di un'area piccola e pregiata a cui ci siamo sempre dichiarati contrari, indicando in alternativa Pian dell'Olmo». Ora, via Pian dell'Olmo è quella in cui si trova il sito di Quadro Alto a Riano, che però per metà appartiene al Comune di Roma.

Allora faccio la seguente riflessione: o la giornalista si è sbagliata ad inserire il commento di Michele Civita, oppure Michele Civita ritiene che entrambe le discariche previste andrebbero fatte a Pian dell'Olmo, ovvero a Riano, perchè anche se la strada cambia comune a metà, è ovvio che si trovi attaccata a Riano e non a Roma.

Parlando poi del rischio per le falde acquifere, anche Riano presenta grosse criticità e reali rischi di inquinamento qualora dovesse ospitare una discarica, dunque non si capisce come possa un assessore all'ambiente concordare con il presidente Zingaretti sulla scelta di Pian dell'Olmo come alternativa a Riano. Ci viene da pensare che Zingaretti e Civita non siano mai stati sul posto, altrimenti avrebbero evitato di fare affermazioni sinceramente comiche.

 "Sul sito della provincia di Roma si legge:" l'assessore alle Politiche del Territorio e Tutela ambientale,   eserciterà inoltre le funzioni di indirizzo e controllo in materia di tutela delle risorse idriche, di inquinamento atmosferico,  elettromagnetico o da rumore, di gestione e smaltimento dei rifiuti, di politiche energetiche."
 Non sarà che per illustrare i compiti dell'assessore si sia usato il "futuro", per evitare di stabilire con precisione in quale momento questi compiti debbano essere assolti?

22 gennaio 2012-bambinicoraggiusidue.blogspot.com


martedì 17 gennaio 2012

Sarah: oggi seconda udienza del processo, in aula Ivano


09:41 17 GEN 2012

(AGI) - Bari, 17 gen. - E' gia in aula, in attesa che cominci la seconda udienza in Corte di Assise a Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010, Ivano Russo, uno dei testimoni chiave la cui testimonianza e' prevista per oggi. Ivano Russo, giovane di Avetrana, sarebbe stato in qualche modo "conteso" tra Sarah e la cugina Sabrina Misseri, attualmente detenuta assieme alla madre Cosima Serrano.
Secondo l'accusa, infatti, proprio la gelosia di Sabrina per l'amicizia di Ivano e Sarah, sarebbe il movente dell'omicidio. Sono in aula anche le altre due testimoni che dovrebbe essere ascoltate oggi, Stefania De Luca e Angela Cimino che facevano parte della comitiva che comprendeva tra gli altri anche Ivano,Sabrina e, talvolta, Sarah. Entrambe avrebbero assistito ad alcune screzi tra Sabrina e Sarah.
Al momento, l'udienza non e' ancora cominciata, in aula non sono presenti ne' Sabrina ne' la madre Cosima, ne' la famiglia Scazzi. Puntuale, cosi' come nella prima udienza, si e' presentato Michele Misseri, zio di Sarah e padre di Sabrina, che indossa un piumino color blu scuro ed attende l'avvio del dibattimento.
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201201170941-ipp-rt10028-sarah_al_via_seconda_udienza_del_processo_omicidio_ad_avetrana

NAUFRAGIO CONCORDIA, DISPERSI: SONO 40 NELLA LISTA SEGRETA


Tragedia infinita; sono ancora quaranta le persone che risultano disperse: un dramma ulteriore per le famiglie che stanno raggiungendo da tutto il mondo l’isola del Giglio per ottenere informazioni sui loro cari.
Nascosta per giorni, è bufera. Ieri un corpo recuperato e un altro avvistato: i morti accertati salgono a 7
GRAZIA LONGO
inviata a grosseto
Se finora ci siamo arrovellati sul perché il comandante della nave affondata di fronte all'isola del Giglio non abbia lanciato in tempo l'allarme, oggi abbiamo un altro inquietante interrogativo.

Perché la Costa Crociere ha fornito un elenco incompleto dei dispersi? Il comunicato ufficiale della compagnia indica 16 persone scomparse.

Non è così. Non è questa la verità. La lista in mano all'unità di crisi coordinata dal prefetto Giuseppe Linardi contiene quaranta nomi. Avete letto bene: quaranta, di cui dieci sono italiani. E la Procura guidata da Francesco Verusio sta indagando sui dati forniti dalla Costa.


E allora perché i numeri diffusi sono molto più bassi? Per non creare allarmismi? La domanda sfiora il paradosso e l'assurdo. Quasi quanto è difficile comprendere che cosa si nasconda veramente dietro il comportamento del comandante Francesco Schettino, in carcere con l'accusa di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono della nave.

lunedì 2 gennaio 2012

2011 anno di delitti e svolte Risolto il giallo dell'Olgiata, ancora mistero su Yara




Roma - (Adnkronos) - L'anno appena concluso ha visto la risoluzione dell'omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, con la confessione dopo 20 anni del maggiordomo filippino. Poi l'assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito nel processo per l'uccisione di Meredith Kercher, e quella di Alberto Stasi per la morte di Chiara Poggi. Mentre dopo 10 mesi ancora nebbia su chi ha tolto la vita alla ragazzina di Brembate

Roma, 1 gen. - (Adnkronos) - Mentre alcuni omicidi restano ancora un mistero per molti delitti il 2011 è stato l'anno della svolta. Se a dieci mesi dal ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio è ancora sconosciuto il suo assassino e' stato invece risolto il giallo dell'Olgiata, rimasto irrisolto per 20 anni.
-26 FEBBRAIO: A tre mesi dalla scomparsa viene trovata morta Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra, paesino di 9mila anime in provincia di Bergamo. Il corpo della giovane promessa della ginnastica ritmica viene trovato in un campo a Chignolo d'Isola. Sono le 18.30 del 26 novembre 2010 quando Yara esce dal centro sportivo, dove e' andata a portare uno stereo per una gara prevista la domenica successiva. Poi scompare nel nulla.
L'ultima a vederla e' una sua insegnante di ginnastica ritmica. Dei 700 metri che separano il centro sportivo da casa Gambirasio, Yara percorre solo pochi passi. Alle 18.49 il suo cellulare Lg nero viene spento per sempre. Dopo oltre un anno dalla sua scomparsa, la speranza di dare un volto al suo assassino non svanisce, cosi' come le manifestazioni di vicinanza alla famiglia, ma al momento la sua morte resta ancora un mistero.